Perché la Terra si “salverà” anche con 2 miliardi di persone in più
venerdì 14 febbraio 2025

L’idea che concepire meno figli possa aiutare a “salvare” il pianeta si è fatta largo da tempo tra i giovani e tanti sono ormai persuasi che rinunciare a diventare genitori rappresenti una scelta altamente ecologica. La convinzione si è talmente radicata nel pensiero comune da rendere quasi vano ogni tentativo di analisi critica. Si spiega anche così l’ansia dalla quale si è presi quando qualcuno prova a parlare dell’andamento della popolazione mondiale e delle sue previsioni di ulteriore crescita, salvo sentirsi sollevati quando si scopre che però questa espansione sta rallentando e tra qualche decennio gli umani sulla Terra – finalmente! – incominceranno a diminuire (anche se a quel punto saranno mediamente anche molto anziani, ma per ora è meglio non pensarci).

Eppure ci sarebbe tanto da discutere e confutare. Ad esempio, può essere bello riflettere attorno al fatto che una famiglia, persino numerosa, può impattare molto meno in termini di emissioni di CO2 di una coppia “Dink” (Double income, no kids: due redditi, zero figli), se i primi non prendono aerei e i secondi invece volano un weekend sì e uno no, giusto per dire che non conta il numero ma lo stile di vita. O pensare a quanto il progresso e le scoperte che fanno vivere meglio siano dipesi da persone intanto nate, e poi non mentre la popolazione declinava o invecchiava o cercava di restringersi - l’ingegno umano ha bisogno di alcune condizioni per dare il meglio. Problemi ne abbiamo generato, innegabile, fino a ora comunque meno di meteoriti e vulcani vari, ma il rischio di poter essere altrettanto devastanti è reale.

Dunque in attesa che la popolazione mondiale incominci a calare, dal 2084 secondo le ultime proiezioni delle Nazioni Unite, dobbiamo preoccuparci per i poco più di 2 miliardi di esseri che nel frattempo si sommeranno agli attuali, raggiungendo il picco di 10,3 miliardi? La (buona) notizia in termini di riscaldamento climatico è che no, la CO2 non aumenterà affatto per i due miliardi in più. Non ci dovrebbero essere nemmeno grandi problemi per la disponibilità di energia e di cibo, mentre l’emergenza può essere l’acqua.

Questa consapevolezza si deve a una simulazione effettuata da un professore di economia dell’Università del Michigan, David Lam, che analizzando le previsioni sull’andamento della popolazione mondiale, dei redditi e dei consumi, è arrivato a una conclusione sorprendente quanto rassicurante. Il punto è che se tutto procedesse come già procede, nel periodo dal 2019 al 2084 la popolazione dovrebbe far registrare un aumento di circa 3 miliardi persone nei paesi a basso o medio-basso reddito, che hanno un livello molto contenuto di emissioni di CO2, mentre calerebbe di mezzo miliardo in quelli a medio-alto o alto reddito, che hanno emissioni molto più elevate. Bene, questo “spostamento” del peso demografico tra le nazioni che impattano meno sul clima e quelle che lo fanno maggiormente, ma che stanno anche sviluppando tecnologie più avanzate, renderà praticamente neutro l’impatto dei due miliardi aggiuntivi.

La cosa interessante è che le simulazioni sono due, una senza aumento degli abitanti del Pianeta rispetto a oggi, una con l’incremento atteso del 30%. E quello che si vede è che se al modello di base si aggiunge la popolazione, il bisogno di cibo aumenta del 44,6% rispetto al 15%, quello di acqua del 21% contro l’1%, la richiesta di energia resta simile attorno al 9,5%, mentre l’effetto della demografia sulle emissioni di CO2 addirittura vede una riduzione del 52% rispetto al 50%.

Le cifre possono confondere – e non poco – se si è convinti che gli esseri umani siano sempre e comunque un problema per il Pianeta, e non lo sia, invece, il “come” decidono di vivere, consumare o innovare. Per dire che più che pensare ad avere ancora meno bambini, sarebbe utile mettersi a studiare (o far studiare i figli) per trovare magari il modo di sfamare e soprattutto dissetare in futuro le popolazioni più povere del mondo. A chi resta l’ansia della troppa gente si può lasciare l’illusione che, in fondo, è sufficiente che una sola generazione cessi di riprodursi per dichiarare il genere umano estinto. E la Terra “salva”. Ma a quel punto chi potrà dire che è bellissima? Meglio avere speranza.

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