martedì 20 maggio 2014
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​La prenotazione di una stanza di hotel via Internet, con la possibilità di scegliere tra decine di strutture diverse, controllare la posizione sulla cartina, "visitare" le camere dal computer, valutare il prezzo migliore tra moltissime offerte e aggiungere vari altri servizi come l’auto a noleggio o il trasferimento dalla stazione, è stata per milioni di viaggiatori in tutto il mondo una delle rivoluzioni più utili e affascinanti tra tutte quelle portate dal Web. Il cambiamento è avvenuto molto in fretta e ha prodotto un riassetto imponente nel settore turistico. Ma a cambiare è stato anche il "posizionamento" del senso di libertà che da sempre un viaggio incorpora: dal viaggio in sé allo strumento per programmarlo. Legati alle opzioni, alle offerte, e ai clic per selezionarle, ci siamo ritrovati liberi di scegliere tutto, finendo per correre il rischio di ingabbiare quello che viene dopo.Ora proprio quegli "strumenti" di scelta sono sotto accusa: ieri l’Antitrust italiana ha annunciato l’avvio di un’istruttoria su due big del settore come Expedia e Booking. Da tempo gli hotel di tutta Europa protestano perché clausole e commissioni che i siti di prenotazione riservano loro sono diventati una gabbia troppo stretta. In discussione c’è soprattutto l’impossibilità per gli hotel di offrire tariffe più basse di quelle proposte sul sito degli intermediari on line, di fare sconti a categorie particolari di viaggiatori, o di consentire, per esteso, una qualche forma di contrattazione umana rispetto a quanto fissato nel (e dal) programma.In attesa che l’istruttoria faccia il suo corso, la vicenda, come molte altre in questo ambito, ci ricorda che anche in rete il concetto di libertà non è di per sé sinonimo di mercato aperto e concorrenza, a favore di scelte migliori per i consumatori. E che la rivoluzione digitale, nei tanti servizi che offre, dalla ricerca di un’auto a quella di una camera, è tutt’altro che qualcosa di compiuto. Piccole regole a tutela degli utenti, o anche norme fiscali internazionali uniformi, possono ridefinire in fretta mode e gerarchie. Alle autorità di vigilanza è affidato un compito molto importante, in una fase in cui l’euforia tecnologica confonde spesso le idee quando si tratta di definire e riconoscere che cosa è veramente libertà.
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