martedì 29 marzo 2016
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Caro direttore,finalmente, m’ero detto, la notizia capace di ribaltare un luogo comune che da secoli condanna senza appello! «C’è del marcio in Danimarca», aveva suggerito l’Amleto di Shakespeare, e non erano valsi a rimediare al discredito né i meriti filosofici e letterari di Kierkegaard e Andersen, né le simpatiche atmosfere cinematografiche della "Cena di Babette". Finalmente il riscatto: la Danimarca capolista nella classifica mondiale del "Rapporto sulla felicità" smentiva una volta per tutte il drammaturgo inglese. L’Italia, vergognosamente cinquantesima, vada a scuola nello Jutland! Senonché, a questo punto, ecco tornarmi malignamente alla memoria la rimossa notizia secondo cui nel 2014 il ministro dell’Agricoltura danese Dan Jorgensen aveva proposto una modifica della legge sulla protezione degli animali per vietare le relazioni sessuali tra uomo/donna e bestie, in quanto «gli animali hanno diritto a una protezione particolare perché non possono dire di no». Ah, l’inarrivabile civiltà! E la civiltà ecco nel Paese scandinavo avanzare ancora trionfalmente prima con il sequestro ai migranti richiedenti asilo dei loro beni preziosi, come credito per l’ospitalità, quindi con il proposito del Paese scandinavo, capolista della felicità, di essere anche il primo Paese al mondo "Down Syndrome Free", non certo attraverso lunghe ricerche e dispendiose cure, ma, voilà, facendo ricorso all’eugenetico aborto e alla pressione socialmente corretta sugli eventuali resistenti… Come per tante altre "conquiste", ritardataria Italia, svegliati! Un cordiale saluto e, nonostante i tempi davvero disperanti, tanti auguri di Buona Pasqua!Francesco Zanettin, Galliera Veneta (Pd)
Giorni dolenti e amari, caro amico. E tempi duri. Ma mai disperanti, soprattutto per chi ha la grazia e la gioia di incamminarsi sulla via aperta da Cristo.
Marco Tarquinio 
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