domenica 14 agosto 2011
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C’è una grande assente nella considerazione di chi sta impostando questa nuova stagio­ne di austerità e di sacrifici. Una grande assente che è e resta la pro­tagonista della tenuta e della risa­lita possibile del sistema Italia: la famiglia. E questo "vuoto" torna a motivare il tenace impegno di questo giornale e dei cattolici ita­liani per una svolta verso un siste­ma di tassazione finalmente ami­co dei nuclei familiari, soprattut­to di quelli con figli. Una svolta al­trettanto tenacemente osteggiata, per motivi ideologici e per pura e semplice miopia, da settori chia­ve dei governi di centrosinistra della cosiddetta Seconda Repub­blica e regolarmente promessa e mai realizzata, con i più diversi a­libi, dai governi di centrodestra che con quelli si sono alternati.Non ci stanchiamo di chiederla da quasi diciotto anni, già da prima che nascesse il Forum delle asso­ciazioni familiari che di questa battaglia di civiltà e di futuro si è fatto portavoce e portabandiera, arrivando ad appellarsi con oltre un milione di firme al capo dello Stato e scontrandosi con la croni­ca insensibilità dei ministri (di di­verso colore) che si sono susse­guiti nei ministeri competenti.Un pressing assillante, di cui sono a conoscenza anche le pietre, seb­bene non solo più di un politico ma anche qualche commentato­re sorprendentemente acido e di­sinformato non riesca a renderse­ne conto. Ma con la realtà prima o poi bisogna decidersi a fare i conti, anche le vicende di questi giorni ce lo ricordano. E dire fa­miglia è il modo più vero e bello per dire solidarietà e dire futuro. Quando lo si capirà anche in Ita­lia, allora sì che saremo al cospet­to non di una grande stangata e di una grande assenza, ma di una grande manovra.
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