Inaccettabili ritardi nel versamento degli stipendi ai precari scolastici
mercoledì 13 luglio 2022

Gentile direttore, sono un insegnante, e prego che nessuno storca la bocca solo per questo. Lo so che siamo una categoria bistrattata sin dall’età del ferro, ma mi permetto di segnalare la condizione che sperimento anch’io: dover attendere mesi per l’accredito di uno stipendio, solo perché si è precari, non è né giusto né dignitoso. Capisco tutte le emergenze (anche se, più che altro, in questo contesto che interessa tantissimi settori e tantissime persone, è più corretto parlare di uno status quo che in tanti avallano e perpetuano da decenni), ma trovo che sospendere gli stipendi dei precari sia un atteggiamento iniquo, vile e cinico. Chissà se qualcuno leggerà mai questo sfogo. Ne dubito fortemente, del resto siamo pur sempre in Italia, dunque, cosa posso pretendere? Porgo sinceri e cordiali saluti a tutti coloro che conservano ancora un minimo di coscienza e di senso della giustizia.

Marco Di Serio


Sono figlio di due insegnanti e non mi sogno di 'storcere la bocca' davanti a un insegnante come lei, gentile signor Di Serio, ancorché 'precario'. E sono stato, a mia volta, per una brevissima stagione, insegnante con incarichi annuali che negli anni 80 del secolo scorso comportavano la sospensione dello stipendio durante l’estate anche in presenza di una nomina annunciata per il settembre successivo. Il caso suo e di tanti altri colleghi è ben più grave, perché in costanza di servizio (incarico o supplenza) insegnanti e personale Ata (per lo più ma non solo tra i cosiddetti 'supplenti Covid') stanno sperimentando ritardi inaccettabili nell’erogazione degli stipendi. Dunque piena solidarietà e un appello pressante a porre fine a questa situazione incresciosa.

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