venerdì 24 febbraio 2017
Il Martirologio ha fissato ufficialmente il “dies natalis” al 27 dicembre. Data in cui ricorre già la festa di san Giovanni apostolo, per cui le diocesi di Carpi e Trento
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Gentile direttore,
lo scorso 24 dicembre 2016 “Avvenire” ha pubblicato ne «il Santo del giorno», rubrica curata dal suo collega Matteo Liut, il beato Odoardo Focherini. Faccio cortesemente notare che nel “Proprio Diocesano Trentino” la festa liturgica è indicata al 6 giugno, giorno della nascita del Beato, probabilmente perché non è sicura la data di morte, 24 o 27 dicembre. Ricordo che la famiglia del Beato era trentina, originaria di Cellentino in Val di Peio ( Val di Sole) mentre la moglie del Beato era di Rumo sempre nel Trentino. Ho notato che anche il sito “santi e beati” indica la data del 24 dicembre. A questo punto bisognerà fare chiarezza. Cordialmente.

Romano Sonna

Gentile signor Sonna, come lei giustamente sottolinea la data della morte del beato Odoardo Focherini, ucciso nel campo di concentramento di Hersbruck in Germania, è incerta e varia tra il 24 e il 27 dicembre 1944. Seguendo alcune fonti che indicano la morte alla vigilia di Natale, ho proposto di pubblicare proprio il 24 dicembre la biografia di questo Beato, che ci è specialmente caro per il fatto di essere il primo giornalista italiano elevato agli onori degli altari e per essere stato anche amministratore del bolognese “L’Avvenire d’Italia”, uno dei due gloriosi giornali di ispirazione cattolica (l’altro è “L’Italia” di Milano) che nel 1968 si sono fusi dando vita al nostro quotidiano. Approfondendo anche assieme alla Postulazione della causa i termini della questione, è emerso che il Martirologio ha fissato ufficialmente il dies natalis del beato Focherini al 27 dicembre. In questa data però ricorre già la festa – valida per la Chiesa universale – di san Giovanni apostolo, per cui le diocesi di Carpi (luogo di vita di Focherini) e Trento (luogo di origine familiare) per poter celebrare meglio la memoria di questa straordinaria figura di uomo e di cristiano, particolarmente cara alle comunità locali, hanno chiesto e ottenuto di poterla spostare al 6 giugno nel calendario liturgico proprio. In definitiva, essendo queste diocesi di fatto le “custodi” dell’eredità del beato Focherini, chi vuole ricordarlo fa bene a unirsi a esse, celebrandone la memoria a giugno. Grazie per averci indotto a questo approfondimento, utile anche al nostro lavoro. Ricambio, anche a nome del direttore, il suo cordiale saluto.

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