mercoledì 14 marzo 2012
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​Gentile direttore,bene ha fatto Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, a lanciare la proposta del «bollino blu» per gli esercenti che pagano tutte le tasse. Mi permetto di segnalare la proposta che la lista civica "Progetto Popolare per Vedano" aveva fatto nello scorso ottobre (si può trovare su http://www.progettopopolare.net/2011/10/iptt/). Scrivevamo, infatti, sei mesi fa: «Abbiamo quindi proposto, in Consiglio comunale, di istituire una sorta di certificazione, un "bollino blu" per tutti coloro che hanno superato la verifica del Consiglio tributario dimostrando di aver rispettato la normativa fiscale. Pensiamo in particolare alle attività commerciali, ai liberi professionisti, gli artigiani cioè a tutte quelle realtà a diretto contatto con un cliente finale. Con la certificazione IPTT (Io pago tutte le tasse) si potrebbero ottenere più risultati : 1) il "cliente" saprebbe di entrare in un esercizio-studio o di avvalersi di un artigiano che spontaneamente rilascerebbe un documento fiscale; 2) l’"esercente" ne avrebbe un incremento di immagine; 3) il fisco sarebbe garantito; 4) vi sarebbe, ci auguriamo, una sana concorrenza tra esercizi-studi e artigiani per dimostrare di esser "affidabili", oltre che professionalmente, anche sul fronte della contribuzione al sostegno dei servizi pubblici». La proposta partiva dalle parole, citate in un editoriale di Avvenire, di Giacinto Dragonetti ("Delle virtù e dei premi", 1766): «Gli uomini hanno fatto milioni di leggi per punire i delitti e non ne hanno stabilita neppure una per premiare le virtù». Magari gli uomini di Befera hanno trovato la nostra proposta in rete. Che dice, direttore, chiedo i diritti d’autore oppure mi accontento di un taglio delle tasse nella prossima dichiarazione dei redditi? Cordiali saluti
Giovanni Barbesino Vedano Olona (Va)
Se lei riuscisse a ottenere uno speciale taglio delle tasse, potremmo solo invidiarla, caro signor Barbesino, visti i tempi che corrono e la pressione fiscale record che continua a gravarci addosso... In ogni caso, sono contento di poter registrare che nelle istituzioni, a livello locale come a livello centrale, si stia facendo a gara per immaginare approcci e soluzioni nuove all’enorme e ormai incancrenito problema dell’evasione fiscale. E poiché ci si insegue, è bene che questo avvenga nella direzione giusta. Quale essa sia, anche a mio parere, i lettori di Avvenire lo sanno ormai bene. Non è un mistero, infatti, che questo giornale insiste sulla necessità di non limitarsi a sanzionare i contribuenti infedeli e di cominciare a premiare seriamente quelli fedeli. La citazione che lei riporta, gentile amico, è tratta da un editoriale di Luigino Bruni del 28 agosto 2011 che avevo intitolato «Premiare gli onesti» (auspicando «Un’altra strategia per combattere l’evasione»). Diciamo, insomma, che vorremmo veder realizzata in questo campo una sorta di virtuosa "tenaglia" sanzionatorio-premiale. Cosicché ciò che lo Stato recupera con maggiore efficienza e maggiori controlli dissuasivi sia usato in modo persuasivo per rendere minore il peso complessivo della tassazione sui buoni cittadini. È la filosofia operativa alla quale il governo ha dichiarato di volersi affidare. Vigiliamo – e vigileremo – perché si passi dalle parole ai fatti. Con equità.
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