Come riparare quella sporca operazione contro don Milani
sabato 29 aprile 2017

Gentile direttore,
noi, allievi di don Milani fin dal 1947, che abbiamo frequentato la Scuola Popolare di San Donato insieme a 130 giovani di cui 16 ancora viventi, possiamo testimoniare quanto falsa e offensiva sia la dedica a don Lorenzo del romanzo di Walter Siti. Quella dedica a noi sembra una vergognosa operazione commerciale alla quale non abbiamo risposto subito per non amplificarne gli effetti. Ci auguriamo che la famiglia Milani porti in tribunale non solo l’autore ma anche l’editore e il direttore del primo giornale che ha pubblicato l’infame dedica.

Maresco Ballini, presidente Mario Rosi, vicepresidente per il Gruppo don Milani Onlus Calenzano (Fi)

Io non sono mai per portare in tribunale chi esprime un’opinione o un pensiero, anche i più aspri e corrosivi, purché non siano generatori di odio, persecuzione e morte. Nel caso dell’incredibile manipolazione della vita e della testimonianza cristiana di don Lorenzo Milani operata attraverso una dedica incongrua e ambigua nonché avventurose e sventurate affermazioni (poi ritrattate) dell’autore di un romanzo costruito sulla figura di un sacerdote pedofilo, credo che siamo oltre il limite dell’operazione odiosa. Mi parrebbe minimo e giusto atto di riparazione se i proventi del libro di Walter Siti “lanciato” anche da questa indecente operazione di marketing finissero spontaneamente (o no) in opere di bene indicate dalla famiglia Milani. Accompagnati da limpide scuse per la sporcizia sollevata contro un prete buono e, anche per me, esemplare.

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