Azzardo online: tra intrattenimento e... trattenimento, legalità e illegalità
martedì 24 agosto 2021

Gentile direttore, scrivo in merito all’articolo del 18 agosto scorso di Antonio Maria Mira sul «boom per l’azzardo online». In esso si annota che gli italiani hanno «continuato a buttare oltre che i soldi anche tempo», ma attiene alla libertà del singolo decidere come investire il proprio tempo e denaro. Il gioco con vincita in denaro (purché legale e quindi in tutti i sensi moderato) è puro intrattenimento. Quanto alle gravi accuse mosse agli operatori online sul riciclaggio, contesto quanto scritto nell’articolo: la tracciabilità ai fini dell’antiriciclaggio di un versamento su un conto gioco è la medesima che viene assicurata sui conti correnti bancari, su Paypal, su Satispay etc. Tutto ciò è garantito ex lege dalla normativa imposta a tutti gli operatori legali del gioco online, che non hanno alcuna possibilità né interesse ad aggirarla. Quindi se un giocatore decidesse di versare contanti di dubbia provenienza su di un conto gioco verrebbe immediatamente segnalato all’autorità giudiziaria.

Moreno Marasco Presidente LOGiCO Lega operatori di gioco su canale online


Lei, gentile presidente Marasco, considera libero e «puro intrattenimento» il fatto che più di 3 miliardi di euro siano stivati su conti dedicati esclusivamente all’azzardo online, io – come il collega Toni Mira, e come moltissimi altri – credo che sia un quasi incredibile «trattenimento», e tanto più in una fase di gravissimo impoverimento degli italiani. Non a caso parliamo da anni dell’azzardo come di una disastrosa «tassa sui poveri». Quanto al possibile riciclaggio di denaro di illecita provenienza attraverso questi strumenti, chi e che cosa contesta? Noi o i giudici di Napoli? Abbiamo, infatti, dato conto della sentenza (d’appello) che ha condannato una persona per questi motivi, perché – come sempre – raccontiamo la realtà. Credo che lei debba preoccuparsi non di negare ciò che purtroppo è accaduto, ma di spingere tutti i suoi associati a vigilare e sempre denunciare irregolarità, perché non accadano ancora sul sottile confine tra legale e illegale che attraversa più che mai il mondo dell’azzardo in questi decenni di esplosione di giro d’affari e dipendenze. (mt)

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