mercoledì 10 giugno 2020
Il 10 giugno è una data storica per la Marina Militare. Una giornata in cui si ricorda la vittoria in mare sulla flotta austro-ungarica nel 1918
Ecco perché la Marina celebra la sua festa il 10 giugno

Il 10 giugno è una data storica per la Marina Militare. Una giornata in cui si ricorda la vittoria in mare sulla flotta austro-ungarica nel 1918 nella fase finale della Prima guerra mondiale. Un’impresa rimasta memorabile non solo per l’audacia del comandante siciliano Luigi Rizzo, ma anche perché avvenne pochi giorni prima dell’offensiva italiana sul Piave del 15 giugno 1918.

"Il 1º marzo 1918 il giovane Ammiraglio Horthy ha assunto il comando della Imperial-Regia Marina austro-ungarica - spiega il capitano di vascello Giosuè Allegrini, Capo ufficio storico della Marina Militare nel sito istituzionale -. Il capo di Stato Maggiore della nostra Marina, ammiraglio Paolo Thaon di Revel, conoscendo la mentalità e i precedenti dell’avversario, segue tale nomina con grande interesse, giudicando come probabile e imminente un cambio di atteggiamento e prevedendo che alla usuale prudenza del nemico seguirà probabilmente un colpo di testa. Il motivo è chiaro: Vienna è alla fame, peggio ancora di Berlino. La Russia si è arresa, ma non c’è modo di portare il suo grano e il suo petrolio oltre il Danubio, a causa del controllo del Mediterraneo esercitato dall’Italia e dai suoi alleati. Quanto al morale dei marinai asburgici è sotto i tacchi". Gli austriaci pianificano così una spettacolare incursione contro il dispositivo mobile di sbarramento del canale d’Otranto, messo in atto dalla Marina italiana con la collaborazione degli anglo-francesi sin dall’inizio della guerra.

"Gli asburgici - prosegue Allegrini - prevedono di poter sorprendere gli italiani, ottenendo un successo da rivendere, nella propaganda, come una seconda Lissa. Siamo alla vigilia dell’offensiva sul Piave, e nell’intento del nemico una sconfitta navale italiana avrebbe avuto pesanti conseguenze morali sullo spirito di resistenza dell’intero Paese. Nella prospettiva di un’azione nemica, l’ammiraglio Thaon di Revel emana un sintetico dispaccio, preavvisando i comandi della Marina che la linea di condotta degli austro-ungarici potrebbe essere tale da esporre “…a delle imprudenze delle quali dobbiamo essere pronti ad approfittare… si approfitterà di ogni mossa nemica per attaccare coi sommergibili, cacciatorpediniere, torpediniere e M.A.S.”.

Il resto è storia.

E’ la notte tra il 9 e il 10 giugno 1918 quando due motosiluranti italiani MAS 15 e MAS 21, comandati dal capitano di corvetta Luigi Rizzo e dal guardiamarina Giuseppe Aonzo ancorati nei pressi dell’isolotto di Lutrošnjak di fronte a Premuda, notarono il movimento di alcune navi nemiche. Col favore dell’oscurità si fecero strada a bassa velocità tra le navi del convoglio. Gli austriaci volevano prendere di sorpresa gli italiani in Adriatico puntando alla vittoria sul canale d’Otranto. Ma non fu così. Alle 03.30 circa la Santo Stefano, che stava procedendo a una velocità di 14 nodi, venne colpita a dritta da due siluri del MAS 15 lanciati da una distanza di 600 metri. Il primo siluro centrò la nave tra la prima e la seconda ciminiera, mentre il secondo all’altezza della ciminiera poppiera. Tra nuvole di fumo e di acqua la nave cominciò a imbarcare grandi quantità d’acqua e ad affondare. La perdita della Santo Stefano fu un duro colpo per la Marina Austro-Ungarica, che da quel momento sospese ogni azione sul mare. L’azione venne ricordata come "impresa di Premuda". Ebbe vasta eco e servì a rafforzare il morale delle truppe al fronte, soprattutto dopo la disastrosa battaglia di Caporetto, a pochi mesi dalla fine di quell’inutile e insensata strage che fu la Grande Guerra.
Quest’anno per il 10 giugno non ci saranno cerimonie militari e tutto si svolgerà nel rispetto delle precauzioni necessarie per contenere la diffusione del Covid-19 varate dal Governo, quindi in assenza di pubblico. La Giornata della Marina 2020 sarà celebrata a “Palazzo Marina” a Roma alla presenza del Capo di Stato Maggiore ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. Sarà una festa diversa ma unirà ugualmente storia, tradizione, memoria e nuove tecnologie coinvolgendo il pubblico in un tour virtuale a bordo di Nave Amerigo Vespucci. Infatti, in diretta sulla pagina Facebook, a partire dalle 17:00, si potrà vivere un’esperienza originale in coperta e sotto coperta, sul veliero più bello del mondo.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: