lunedì 18 febbraio 2019
«È stata una scelta dei ragazzi del coro. Ne hanno parlato in oratorio e hanno capito il senso della canzone» così spiega il parroco la scelta di far cantare in chiesa il brano vincitore di Sanremo
Un frame del video

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«È stata una scelta dei ragazzi del coro. Ne hanno parlato in oratorio e hanno capito il senso della canzone» così spiega don Vitaliano della Sala la scelta di far cantare in chiesa a Mercogliano, in provincia di Avellino, prima dell'inizio della Messa, la canzone “Soldi” di Mahmood, vincitore del festival di Sanremo.

Per il parroco questa è la risposta alle tante polemiche sul cantante, sull'integrazione e sui discorsi intrisi di razzismo.
"Bisogna riflettere sui temi trattati nella canzone - prosegue il parroco irpino - come l’attaccamento ai soldi che rovina i rapporti familiari e interpersonali".
Secondo don Vitaliano il pezzo di Mahmood si lega anche al tema del Vangelo trattato domenica, le Beatitudini, che recita: "Beati voi poveri perché vostro è il regno dei cieli".
Il cantare un testo non religioso prima dell'inizio della Messa ha suscitato qualche interrogativo, ma a Mercogliano non è la prima volta che accade, e lo stesso don Vitaliano è convinto che la scelta di cantare "Soldi" di Mahmood domenica sia stata "non una polemica" bensì "l'occasione di discutere di argomenti che forse non saremmo riusciti a fare entrare nel nostro programma dell'oratorio".

"Magari Mahmood venisse da noi a cantare con i ragazzi in chiesa, ma soprattutto a raccontare la sua vita che mi è sembrata non facile" ha spiegato don Vitaliano Della Sala dopo aver fatto cantare ai ragazzi del coro della parrocchia di Mercogliano nell'avellinese la sua canzone. "Mi piacerebbe organizzare un incontro con domande e risposte. Sono certo che li farebbe crescere" spiega.

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