Pizzaballa: «Pronto a tornare a Gaza, entrino subito i soccorsi»

di Nello Scavo inviato a Gerusalemme
Il patriarca latino di Gerusalemme: «Serve tanta fiducia, è ancora presto per festeggiare. Ringrazierò i nostri parrocchiani per la loro testimonianza»
October 10, 2025
Pizzaballa: «Pronto a tornare a Gaza, entrino subito i soccorsi»
Il cardinale Pierbattista Pizzaballa / ANSA
«Appena possibile tornerò a Gaza, lo abbiamo promesso ai nostri parrocchiani, e torneremo per stare con loro, per sostenerli, per incoraggiarli, e per ringraziarli della loro testimonianza». Il cardinale Pierbattista Pizzaballa tiene i piedi a terra, conoscendo come pochi lo spartito mediorientale fatto di passi avanti, di speranze tradite, poi di improvvisi spiragli. Ma stavolta, dopo due anni, nella voce del patriarca di Gerusalemme si ascolta il sollievo per una carneficina finalmente interrotta. E per l’opportunità che un accordo offre a un lungo percorso di ricostruzione delle relazioni. Dopo essersi offerto ad Hamas in cambio degli ostaggi, il porporato si è recato più volte a Gaza, dove ha visto e toccato la distruzione. «Il Patriarcato prega affinché questo passo – dice Pizzaballa – possa aprire un cammino di guarigione e riconciliazione sia per i palestinesi che per gli israeliani».
Come ha accolto la notizia dell’intesa in Egitto?
Siamo felici e speriamo che questa sia solo l’inizio di una nuova fase in cui potremo, a poco a poco, iniziare a pensare non alla guerra, ma a come ricostruire dopo la guerra. Abbiamo accolto con gioia l’annuncio di un accordo che prevede la cessazione degli attacchi nella Striscia di Gaza e l’immediato rilascio degli ostaggi, nonché dei prigionieri palestinesi.
La linea che è stata tracciata va interpretata come una garanzia per la fine del conflitto a Gaza?
Siamo in attesa di conoscere e vedere gli sviluppi e come gli annunci si realizzeranno, ma tutto fa ben sperare. Sappiamo che gli ostacoli saranno tanti, ma in qualche modo bisogna cominciare. E oggi si, siamo molto contenti. Questo accordo è un sollievo. Occorre voltare pagina e cominciare a pensare a dopo la guerra, anche se sappiamo che non sarà semplice. Speriamo che questo sia solo l’inizio di una nuova fase in cui potremo, a poco a poco, cominciare a pensare non alla guerra, ma a come ricostruire dopo la guerra.
Come guarda ai prossimi passi della diplomazia?
Finalmente vediamo qualcosa di nuovo e diverso. Certo, ci sarà anche una nuova atmosfera per la continuazione dei negoziati, anche se la vita all’interno di Gaza rimarrà terribile per molto tempo.
Da tutto il mondo arrivano messaggi per la gente della Striscia e tanti invocano che la tregua sia il primo passo per riconsiderare i piani per l’intero quadrante, improntati più alla stabilità che allo scontro diretto...
La speranza che nasce dalla fine della guerra sta contagiando non solo il Medio Oriente, ma tutto il mondo. Sentiamo giungere da ovunque un clima di festa, dopo che si era levata la preoccupazione che deriva dall’aver visto la dignità delle persone ferita dalla guerra, dalla devastazione che ha portato. Come Patriarcato elogiamo il lavoro di tutti coloro che sono stati coinvolti nei negoziati ed esprime apprezzamento per i loro instancabili sforzi nel rendere possibile questo passo.
Se potesse esprimere un auspicio, quale sarebbe?
Che questo accordo venga pienamente e fedelmente attuato, affinché possa segnare l’inizio della fine di questa terribile guerra. C’è l’assoluta urgenza di un immediato soccorso umanitario e l’invio incondizionato di aiuti sufficienti alla popolazione sofferente di Gaza.
La parrocchia di Gaza, con i suoi religiosi e i 450 cristiani che hanno resistito uniti, sono una metafora dei cristiani in Medio Oriente. Cosa chiede il Patriarca ai fedeli?
I cristiani non devono fare nulla di più, nulla di diverso, devono come tutti rimboccarsi le maniche e lavorare insieme non solo per la ricostruzione materiale, ma soprattutto per ricostruire la vita delle persone, come hanno sempre fatto, con un atteggiamento di libertà, di amicizia, di vicinanza nei confronti di tutti.

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