venerdì 24 gennaio 2020
Il presidente, che è già in piena campagna elettorale in vista del voto del prossimo novembre, dal podio ha attaccato i democratici rivendicando i meriti della sua politica in questo ambito
Donald Trump parla ai partecipanti alla Marcia per la vita

Donald Trump parla ai partecipanti alla Marcia per la vita - Reuters

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“Ogni bambino è un dono prezioso di Dio e ogni persona merita di essere protetta perché è fatta a immagine di Dio onnipotente”. Dichiarandosi il “difensore più convinto della vita che abbia mai vissuto alla Casa Bianca”, Donald Trump ha partecipato alla Marcia per la vita che si tiene da 47 anni a Washington — il primo presidente americano a intervenire di persona all’evento. Oltre 100mila persone, secondo gli organizzatori, erano confluite sul Mall di Washington, l’enorme distesa che unisce il Campidoglio al monumento a Lincoln, per mostrare la loro opposizione all’aborto e promettere di impegnarsi a ribaltare la sentenza che l’ha reso legale nel 1973.

Moltissimi i giovani, arrivati da tutti gli Stati americani, ai quali il presidente americano ha riservato un saluto speciale: “Voi siete il cuore della marcia per la vita — ha detto — ed è la vostra generazione che sta facendo dell’America una nazione pro life e pro famiglia”.

Trump, che è in piena campagna elettorale in vista del voto del prossimo novembre, dal podio ha accusato i democratici di aver fatte loro “le posizioni abortiste più radicali ed estreme mai viste in questo Paese da secoli, sostenendo il diritto di abortire con denaro pubblico fino al momento della nascita” e di “prendersela con me — un riferimento all’impeachment in corso in questi giorni al Senato Usa — perché lotto per voi”.

Trump ha ricordato al pubblico i gesti concreti che ha fatto per proteggere i nascituri. Uno dei suoi primissimi atti alla Casa Bianca è stata infatti la messa al bando dei finanziamenti americani per le organizzazioni non governative che praticano o promuovono l’aborto nel mondo, la cosiddetta Mexico City policy. Il capo di Stato Usa più tardi ha promulgato una misura che proibisce l’erogazione di fondi pubblici per l’aborto negli Stati Uniti, rendendo permanente un emendamento (noto come Hyde) che dal 1976 veniva approvato ogni anno all’interno di leggi di spesa federale. Nel corso dei suoi primi tre anni in carica il presidente Usa ha anche creato un nuovo ufficio per "la libertà di coscienza e religiosa" per proteggere medici, infermieri e altri lavoratori del settore sanitario contrari a praticare aborti o operazioni per il cambio di sesso.

Inoltre, lo scorso settembre la sua Amministrazione ha inviato una richiesta all’Onu affinché elimini ogni riferimento alla salute riproduttiva che possa essere interpretato come una promozione del diritto all’aborto a livello internazionale. E lo scorso anno Trump ha dichiarato il 22 gennaio — la data in cui, nel 1973, la Corte Suprema statunitense dichiarò legale l’interruzione di gravidanza con la sentenza Roe vs Wade — giorno Nazionale della santità della vita.

Proprio ieri la Casa Bianca ha fatto sapere che, per ordine del presidente, a partire da oggi il dipartimento di Stato non concederà più visti alle donne incinte, per evitare che partoriscano bambini con diritto automatico alla nazionalità statunitense.

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