martedì 22 novembre 2022
La scossa, di magnitudo 5,6, è avvenuta ieri alle 13 locali quando gli studenti erano ancora in classe
Terremoto a Giava: crollate 4 scuole, molti bambini fra le 268 vittime

Antara Foto / via Reuters

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Molte delle vittime del terremoto che ha colpito ieri l'isola di Giava, la più popolosa dell'Indonesia, erano studenti e bambini che alle 13 locali, ora della scossa di magnitudo 5,6, erano ancora in classe. Sono quattro le scuole crollate, oltre a migliaia di case, e danni si registrano anche a un ospedale e ad alcune moschee. L'ultimo bilancio riferisce di 268 morti e centinaia di feriti, mentre risultano disperse 151 persone.

Le vittime sono morte nel crollo di edifici, ma anche a causa delle frane provocate dalle scosse che hanno colpito la regione collinare vicino alla città di Cianjur, provincia di Giava occidentale. L'epicentro è risultato a una profondità di appena 10 chilometri, il che aumenta il potere distruttivo del sisma.

La Protezione civile riferisce di almeno 2.200 case crollate parzialmente o totalmente, con oltre 5.300 sfollati. "Le pareti e l'armadio sono crollati in un attimo, è tutto raso al suolo. Non so neanche dove sono mia madre e mio padre", ha raccontato una sopravvissuta a una tv locale. Proseguono le operazioni dei soccorritori per cercare di trarre in salvo le tante persone rimaste intrappolate.

Le tv indonesiane hanno trasmesso immagini di persone che fuggivano dalle loro case nel panico, molte con bambini in braccio. Molti dei feriti hanno riportato fratture, e centinaia di persone sono state curate nel parcheggio di ospedali per il timore di altri crolli. Nella zona è saltata la corrente elettrica, creando difficoltà anche alle comunicazioni e ostacolando il lavoro dei soccorritori. Si teme anche il pericolo frane e valanghe lungo le strade della zona, se dovesse piovere, un'eventualità molto probabile in questa stagione.

Il terremoto è stato sentito distintamente per alcuni minuti anche a Giacarta, 100 chilometri a nord-ovest, dove sono stati evacuati alcuni grattacieli. Nella capitale non sono stati riportati danni, ma le oltre 25 scosse di assestamento registrate nelle due ore successive hanno contribuito a mantenere alta la tensione nell'area del sisma, con alcune zone ancora isolate a causa di smottamenti che ostruiscono le strade.

L'Indonesia si estende lungo la cosiddetta "Cintura di fuoco", l'area sismica e vulcanica più pericolosa al mondo, che abbraccia l'intero Oceano Pacifico e copre estesi punti di contatto tra placche tettoniche. Decine di terremoti si registrano ogni anno nell'arcipelago, sia sulla terraferma che nel mare adiacente; nella storia recente, il più distruttivo è stato il sisma di magnitudo 9,1 del 26 dicembre 2004, che causò un catastrofico tsunami responsabile di centinaia di migliaia di morti non solo in Indonesia ma anche in altri Paesi affacciati sull'Oceano Indiano.

Sisma al largo delle Isole Solomone nel Pacifico

Oggi un sisma di magnitudo 7 della scala Richter è stato registrato al largo delle Isole Solomone, nell'Oceano Pacifico, facendo scattare un allarme tsumani, poi rientrato. Lo ha reso noto l'Istituto geologico degli Stati Uniti, secondo il sisma è stato registrato alle 3 ora italiana 15 chilometri a sudovest dell'isola di Guadalcanal, dove si trova la capitale Honiara, a una profondità di 15 chilometri. Circa 30 minuti dopo la prima scossa, ne è stata registrata una seconda di magnitudo 6.

Le autorità hanno esortato i cittadini a trasferirsi, per precauzione, in zone elevate. Un portavoce dell'ufficio del primo ministro, Manasseh Sogavare, ha riferito alla Reuters che non ci sono state segnalazioni di danni gravi agli edifici nel centro di Honiara.

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