giovedì 15 dicembre 2016
Il primo convoglio con malati e feriti è partito stamani dopo estenuanti trattative. L'evacuazione proseguirà per 2-3 giorni. Spari su un'ambulanza: almeno un morto
Via da Aleppo Est: già mille evacuati tra civili e ribelli
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Un migliaio di persone, tra civili e miliziani ribelli, ha lasciato oggi Aleppo Est. Il primo convoglio di ambulanze e autobus è entrato stamani nei quartieri orientali per portare fuori malati e feriti. È poi cominciata l'evacuazione della popolazione civile, che è stata condotta ad al-Rashidden, in mano ai ribelli, poco fuori da Aleppo. Uno specifico corridoio è stato garantito per l'uscita dei miliziani ribelli. Nel primo pomeriggio una fonte militare governativa ha informato che "951 persone, tra cui 200 miliziani e 108 feriti" sono salite a bordo del primo convoglio. I feriti sono stati trasferiti negli ospedali più vicini. L'Onu è stata chiamata a supervisionare e a prestare assistenza.

Spari contro il convoglio dei soccorsi

La situazione resta però critica. Secondo l'agenzia turca Anadolu, il cui corrispondente si trovava sul posto, gli spari di alcuni cecchini sul convoglio dei soccorsi avrebbero causato 4 morti e 4 feriti, tra cui il responsabile dei volontari dei «caschi bianchi», la difesa civile che si occupa di portare in salvo la popolazione. Un membro dei «caschi bianchi» intervistato dalla tv araba al-Jazira, che parla di «almeno un morto», ha detto che ad aprire il fuoco sul mezzo di soccorso sarebbero stati membri delle forze governative o milizie lealiste. Secondo il reporter dell'agenzia Anadolu si tratterebbe delle milizie sciite filo-iraniane che combattono a fianco di Damasco. Dopo l'attacco il convoglio è tornato indietro nei quartieri assediati. Il medico che coordina le operazioni di evacuazione, Hamzah al-Khateab, ha detto alla Cnn che tra i feriti c'è Bebars Meshaal, responsabile dei volontari dei "caschi bianchi". "Siamo andati al meeting point di Al Ramusa ed eravamo coordinati dai russi" ha raccontato. "Ci hanno detto che la strada era pulita, un camion è entrato per liberare la strade alle ambulanze, ma gli spari hanno raggiunto sia il camion che le ambulanze. Io sono ora in ospedale e Bebars è in sala operatoria", ha aggiunto. Il responsabile del servizio ambulanze nell'area, Ahmed Sweid, parlando a Orient Tv, vicina ai ribelli, ha aggiunto che un primo gruppo di feriti ha raggiunto l'area di Ramousah, alla periferia sudest di Aleppo, dopo aver lasciato l'area orientale della città. Una fonte di un gruppo ribelle ha inizialmente detto che il primo convoglio era uscito dalla zona orientale, ma ha poi corretto l'affermazione dicendo che si è fermato a metà strada lungo la via che porta fuori dalla zona assediata.

L'evacuazione va avanti

Fino a metà mattina la tv di stato siriana mostrava una colonna di ambulanze e autobus fermi ai posti di blocco delle forze lealiste che attendevano di entrare nell'area di Aleppo est. La scena era simile a quella vista ieri mattina, prima che i mezzi facessero dietrofront vista la situazione di stallo. Invece a metà mattina c'è stato lo sblocco. L'evacuazione prosegue, nonostante l'incidente dell'esordio, e dovrebbe durare 2-3 giorni per portare fuori circa 50mila persone. I mezzi in uscita dai quartieri orientali dovranno attraversare i check point dell'esercito e poi le zone in mano alle forze governative, per dirigersi verso le campagne controllate dai ribelli a ovest di Aleppo. Prima malati e feriti, poi civili e miliziani.

Ecco le immagini del convoglio di autobus pubblicate su Youtube dalla tv Ruptly:

Escono 5.000 miliziani con le famiglie

"È iniziato il ritiro di 5.000 miliziani e dei membri delle loro famiglie dai quartieri di Aleppo est", ha riferito il capo di Stato maggiore russo Valeri Gherasimov, citato dall'agenzia russa Tass. Il corridoio previsto per i miliziani, ha aggiunto il generale, "è lungo 21 chilometri, di cui sei passano per il territorio di Aleppo occupato dalle forze governative e 15 vanno verso ovest attraverso il territorio controllato dalle formazioni armate illegali".

Due giorni di negoziati

Dopo l'accordo di lunedì sera per far uscire la popolazione da Aleppo Est, ormai praticamente conquistata dall'esercito, ieri non si era riusciti a garantire le condizioni di sicurezza. Nella tarda serata di ieri, esponenti dei gruppi ribelli Nureddin al-Zinki e Ahrar al-Sham (ex Fronte al Nusra, ndr) hanno riferito della nuova tregua: "Un cessate il fuoco è entrato in vigore ad Aleppo dopo negoziati tra i russi e la Mezzaluna Rossa turca - ha detto Yasser al-Youssef, esponente politico di Nureddin al-Zinki - il primo gruppo di civili e feriti partirà all'alba di giovedì". Una fonte del governo però ha smentito: "Non c'è alcun accordo, i negoziati vanno avanti". Stamani all'alba un portavoce dell'esercito di Damasco ha annunciato il via libera ai corridoi, precisando che "l'evacuazione dei ribelli avrà luogo a bordo di 20 autobus e di 10 ambulanze, attraverso un corridoio speciale in direzione di Idlib", nel nord-est della Siria. La Russia userà droni per monitorare il viaggio.

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