venerdì 29 settembre 2023
Si professava neonazista. Il procuratore aveva scritto all'università: problemi mentali, violento, condannato, valutate se dargli la laurea in Medicina
Rotterdam, un tributo alle vittime

Rotterdam, un tributo alle vittime - Ansa

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Si professava neonazista e alcolista, ed era già noto alla giustizia olandese, il giovane che ieri a Rotterdam ha ucciso tre persone prima di essere arrestato. Fouad L., 32 anni, ex studente dell'ospedale universitario Erasmo da Rotterdam, aveva subito nel 2021 una condanna per crudeltà sugli animali. I suoi problemi mentali erano noti. Ma tutto questo non è servito a prevenire il triplice omicidio.

Stando a quanto scrivono i media olandesi, ripresi dal Daily Mail online, all'origine della duplice sparatoria ci sarebbe stata una lite con una docente dell'università. L'uomo è descritto come utente abituale della piattaforma 4Chan, usata da hater e zeppa di messaggi violenti, razzisti e antisemiti. Il quotidiano De Telegraaf pubblica una mail in cui il procuratore avvertiva l'università dei problemi e dei precedenti dell'uomo, descritto come "soggetto psicotico", violento e potenzialmente "pericoloso": "Confido che le informazioni di cui sopra aiuteranno a valutare se conferire la laurea in medicina a questa persona". Sembra che l'università avesse poi deciso di non farlo laureare.

Gli scontri a fuoco a Rotterdam non sono una novità, ma avvengono tra bande rivali di narcotrafficanti. Il triplice omicidio fa ripiombare l'Olanda nella paura. Nel 2019 tre persone furono uccise a colpi di arma da fuoco su un tram a Utrecht, mentre nel 2011 il 24enne Tristan van der Vlis uccise sei persone e ne ferì altre 10 in uno scontro violento in un centro commerciale affollato.

Le due sparatorie: in una casa e nell'ospedale universitario

Stando alla ricostruzione dei quotidiani Volskrant e De Telegraaf, il killer si sarebbe prima recato in un'abitazione privata dove avrebbe aperto il fuoco colpendo a morte una donna di 39 anni e la figlia di 14 anni. Poi avrebbe appiccato un incendio. Successivamente si sarebbe diretto verso il grande ospedale universitario Erasmo da Rotterdam sparando contro un uomo di 46 anni, docente universitario, uccidendolo sul colpo.

Il testimone: ha chiamato per nome il docente prima di sparargli

"Ho sentito degli spari e delle urla, era il panico ovunque. Siamo scappati verso l'uscita lasciando tutti gli effetti personali", ha raccontato all'Ansa Beniamino Vincenzoni, 24 anni, medico italiano che lavora nell'ospedale universitario. "L'uomo arrestato è entrato in una delle aule del nosocomio e ha aperto il fuoco contro un medico-docente che aveva anche chiamato per nome prima di sparargli", ha raccontato Vincenzoni. "Rotterdam è una città con sparatorie quasi quotidiane e si potrebbe anche pensare che sia stato un attacco mirato" ha aggiunto il medico, sottolineando che la vicenda ha scosso tutte le persone che si trovavano nella struttura: "Molti piangevano".

Nessun complice, l'arrestato "sta collaborando"

Inizialmente le forze dell'ordine avevano affermato che il killer indossava abiti "da combattimento", che era alto, con i capelli neri e portava uno zaino, poi è emerso che aveva solo un'arma da fuoco e non vi è alcuna indicazione che avesse dei complici. Il procuratore capo Hugo Hillenaar ha annunciato che l'uomo sta collaborando con la polizia.

Sia il premier olandese Mark Rutte sia il re Guglielmo hanno espresso sgomento e dolore per le vittime.

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