giovedì 29 gennaio 2015
Appese a un filo le vite del militare e del giapponese Goto, ostaggi dello Stato islamico che li vorrebbe scambiare con un kamikaze in carcere ad Amman.
Prigionieri del califfato
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È scaduto l'ultimatum lanciato dallo Stato islamico (Isis o Is) alla Giordania per salvare la vita al pilota Mouad Al Kassasbeh e del giapponese catturato e tenuto in ostaggio Kenjo Goto. "Il sole sta tramontando e il respiro di Mouad Al Kassasbeh se ne andrà con il sole". Lo Stato islamico si prepara a uccidere il pilota giordano catturato il 24 dicembre mentre scorre inesorabilmente il tempo anche per il giornalista giapponese Kenjo Goto. La loro vita è appesa a un filo, e il pessimismo sulla loro sorte aumenta man mano che l'Isis invia al mondo messaggi sanguinari. L'ultimo è accompagnato dalla foto di un coltello e giunge dopo le indiscrezioni pubblicate dal New York Times, che citando una fonte in contatto con le autorità di Amman ha affermato che sarebbero falliti i negoziati per lo scambio di prigionieri tra lo Stato islamico e la Giordania. Gli jihadisti avevano chiesto la liberazione di Sajida al-Rishawi, un'aspirante kamikaze irachena arrestata nel 2005 ma il governo di Amman ha annunciato che non libererà Rishawi finchè non avrà la prova che il pilota è ancora vivo. Il nuovo ultimatum che fissava la durata della vita degli ostaggi "fino al tramonto" era arrivato al mattino. Account ricollegabili al gruppo jihadista su Twitter avevano pubblicato un audio in cui sembra riconoscibile la voce del giornalista nipponico, Kenji Goto, che esponeva le nuove richieste del gruppo. "Se Sajida al-Rishawi, non sarà pronta per lo scambio con la mia vita al confine turco al tramonto di giovedì, 29 gennaio, ora di Mosul, il pilota giordano Mouath al-Kassasbeh saraì ucciso immediatamente". Da messaggio non si capisce se sarà liberato Goto o Kassasbeh. Mercoledì dopo che la Giordania si era detta pronta a liberare la terrorista, si era ad un certo punto diffusa la notizia che lo scambio fosse già avvenuto: Goto in viaggio dalla Siria verso la Giordania, la al-Rishawi già "nella terra del Califfato". Ma poi non è arrivata alcuna conferma ufficiale. La Giordania anzi si era affrettata a precisare di non aver ricevuto alcuna assicurazione che il pilota fosse ancora in vita e ha sottolineato che il rilascio della terrorista - kamikaze mancata in un sanguinoso attentato contro tre hotel ad Amman nel 2006 - sarebbe avvenuto solo dopo aver ricevuto questa conferma. È ovvio che qualunque scambio che non coinvolgesse il pilota non sarebbe 'digeritò dall'opinione pubblica giordana, dove il governo comunque ha sempre insistito sul fatto che quella sia la priorità. In serata Amman ha ribadito la propia posizione. Quanto al Giappone, il portavoce del governo, Yoshihide Suga, aveva detto ai giornalisti che la registrazione, in cui si chiede il rilascio della terrorista sembra reale. Tokyo sta cercando di salvare Goto affidandosi alla mediazione di Amman. Suga ha aggiunto che il premier giapponese, Shinzo Abe, ha chiesto a "diversi Paesi, tra cui la Turchia, la loro collaborazione".
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