mercoledì 27 agosto 2014
Toccante momento a margine dell’udienza generale. Papa Francesco ha ricevuto l’ex ministro cristiano pakistano Paul Bhatti e sua madre. "I cristiani perseguitati sentono la vicinanza di Francesco".
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Papa Francesco, a margine dell'Udienza Generale, ha ricevuto l'ex ministro cristiano pakistano Paul Bhatti e sua madre. Bhatti tre anni fa perse il fratello Shahbaz ucciso dagli integralisti islamici. Avere la vicinanza del Pontefice è per i cristiani perseguitati "chiaramente un momento di grande conforto", afferma a Radio Vaticana. "Credo che sia una delle cose più importanti - sottolinea - perchè sono perseguitati a causa della loro fede. E la fede è una cosa che ci lega tutti quanti, ci unisce tutti. La Madre Chiesa è una sola e Papa Francesco è, diciamo, la forza suprema. Quindi la sua vicinanza, il suo amore e la sua preghiera chiaramente sono di grande incoraggiamento per tutti quanti. Noi, infatti, viviamo per la nostra fede e per questo tantissimi di noi sono disposti a vivere e morire per la nostra fede". "Per me è stata una grande emozione, non solo per aver visto il Santo Padre, che ho visto già altre volte, quanto per averlo visto insieme a mia madre", continua spiegando che per la donna era un "grande desiderio" incontrarlo per condividere "alcuni suoi pensieri". "Il suo primo pensiero - aggiunge - è stato che lei vuole pregare per questo Papa, che sta facendo un buonissimo lavoro per tutti i cristiani del mondo, e in maniera particolare per i cristiani che sono perseguitati in questo momento, specialmente in Iraq e in Pakistan". "Ho visto il Santo Padre commosso; ho visto che non aveva parole e ha abbracciato mia madre, le ha stretto la mano e mi ha detto che lui ci è vicino e pregherà per noi", conclude Bhatti.
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