giovedì 28 dicembre 2023
L'ayatollah, nella sala dedicata al suo predecessore Khomeini, usa il profilo della figlia di Maometto per fustigare ancora il grande nemico dell'ovest.
Ali Khamenei a Teheran

Ali Khamenei a Teheran - Ansa

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La linea, in apparenza, sembra retta. Senza un apparente sobbalzo tra il 1979 di Ruhollah Khomenini e l’oggi di Ali Khamenei. L’aggettivo “apparente” racchiude però anni di repressione, arresti, impiccagioni e bavagli a qualsiasi forma di opposizione. Rivoluzioni colorate di verde o premi Nobel della pace e Sakharov nascosti al popolo. Come nascoste restano le ragazze che gridano “donne, vita, libertà”. Una linea che sembra unire i discorsi dall’esilio parigino del Grande ayatollah, prima del rientro a Teheran dopo la cacciata dello scià, e quelli della Guida suprema che guida lo Stato e ciò che il governo fa per reprimere il dissenso, arricchire l’uranio con le centrifughe e minacciare tremende vendette verso l’Occidente. Perché tutto finisce sempre lì. Ieri la Guida suprema della Rivoluzione Islamica, Seyyed Ali Khamenei, ha sentenziato infatti che la civiltà occidentale "vede le donne come strumenti per ottenere profitto e piacere". Khamenei ha espresso queste osservazioni, secondo quanto riporta la stampa iraniana, durante un incontro con un gruppo di donne provenienti da tutto il Paese avvenuto nella sala di preghiera dedicata proprio all'imam Khomeini, nel sud di Teheran in occasione dell'anniversario della nascita di Hazrat Fatima Zahra, la quarta figlia del profeta Maometto.

"La questione delle donne ­ ha detto Khamenei - è uno dei punti di forza dell'islam. L'islam ha una logica forte e un fondamento razionale in tutti gli ambiti legati alle donne", ha affermato. Ha osservato che ci sono due approcci a tali argomenti nel mondo, uno è l'approccio occidentale, che è prevalente anche nei Paesi non occidentali, e l'altro è l'approccio islamico. "Questi due approcci si oppongono l'uno all'altro", ha argomentato. L'Occidente, ha aggiunto rimarcando il tono prettamente politico, cerca di “portare avanti la propria agenda creando controversie e trambusto”, sfruttando le arti e il cinema, e usando la forza, Internet e così via. L'Occidente "non ha logica", ha affermato. Altrove nel suo discorso, l'ayatollah Khamenei ha descritto Hazrat Fatima Zahra come il miglior modello per le donne musulmane. "Le care donne della nostra società islamica dovrebbero cercare di seguire le orme di Fatima Zahra in termini di gestione della casa, attività sociale e politica, saggezza e conoscenza", ha detto. Ha concluso che la presenza delle donne in diverse posizioni manageriali, politiche, sociali e culturali non ha restrizioni nell'islam, ma ha criticato l'idea di "uguaglianza di genere", affermando che, sebbene sia preferibile in alcuni casi, non ha senso in altri. Ipse dixit.

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