giovedì 9 luglio 2009
Alta tensione in Iran: la polizia ha sparato lacrimogeni per disperdere i manifestanti che stavano convergendo verso l'Università di Teheran, per commemorare la rivolta studentesca  del 1999.
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Alta tensione in Iran: la polizia ha sparato lacrimogeni per disperdere i manifestanti che stavano convergendo verso l'Università di Teheran. Nonostante il divieto imposto dal regime, centinaia di sostenitori del leader riformista Mir Hossein Moussavi si sono radunati in alcune zone della capitale iraniana in occasione dell'anniversario della rivolta studentesca del 1999. Secondo testimoni, è imponente lo schieramento di forze in tutta la città: agenti in tenuta anti-sommossa sono posizionati nelle strade che costeggiano l'ateneo, ma anche in piazza Vanak e in piazza Enghelab, una delle zone calde delle proteste post-elettorali. Nel centro di Teheran, si legge in alcuni messaggi inviati su Twitter, vi sarebbero state sospensioni della rete di telefonia mobile. I manifestanti hanno sfidato il divieto delle autorità iraniane che poche ore prima avevano minacciato dure repressioni contro qualsiasi tipo di manifestazione. "Nessun permesso di assembramento o sfilata è stato richiesto nè consentito", aveva affermato all'agenzia ufficiale Irna il governatore generale di Teheran, Morteza Tamadon, che aveva messo in guardia: "Se qualcuno intende compiere azioni antirivoluzionarie e contrarie alla sicurezza rispondendo agli appelli di emittenti antirivoluzionarie, sarà schiacciato sotto i piedi del nostro popolo, che è in allerta". Sulla stessa linea il capo della polizia della capitale, Ismail Ahmadi Moghadan.
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