
Un quartiere di Hama, in Siria, devastato dal sisma due anni fa - Ansa
Due anni fa, la Turchia e la Siria furono sconvolte da due terremoti, a breve distanza l’uno dall’altro, al grado 7,4 della scala Richter. Le vittime nella Mezzaluna furono oltre 50mila e, ancora oggi, 180mila persone vivono in container. In Siria, le persone colpite dal sisma sono state quasi nove milioni, quelle rimaste senza casa 362mila. Più di mezzo milione di persone per cui quella tragedia non è finita. A complicare la situazione, c’è il fatto che il sisma si è abbattuto su un territorio già piegato da una guerra civile che, all’epoca dei fatti, durava da oltre un decennio. Se questi due Paesi sono riusciti a risollevarsi, è merito anche del contributo che la Caritas Italiana, insieme con la Caritas Turchia e la Caritas Siria hanno dato non solo ai soccorsi, ma anche nell’assistenza alla popolazione quando si sono spenti i riflettori dei media internazionali. In Turchia, l’azione di Caritas si è espressa in collaborazione con altre Ong e, ancora oggi, va dall’assistenza umanitaria vera e propria, come la distribuzione di cibo acqua e kit igienici, ad attività concentrate sulla resilienza economica e il benessere sociale. Sono stati avviati programmi di formazione professionale, di supporto a microimprese familiari e di promozione per attività generatrici di reddito. Una particolare attenzione è stata riservata ai più piccoli, con iniziative per ridurre l’abbandono scolastico.
Ampia la gamma degli interventi di Caritas anche in Siria, a iniziare dall’assistenza medica per oltre 4.400 persone, in un Paese dove la guerra civile ha reso inutilizzabile la metà delle strutture. Sono state ristrutturate 21 scuole e 256 abitazioni ed erogati aiuti economici per quasi 3.100 famiglie, oltre alla distribuzione di generi alimentari.
Come per la Turchia, sono stati avviati programmi educativi e occupazionali, per permettere alle comunità locali di tornare a fiorire. Dopo due anni, la strada è ancora lunga, ma non mancano storie di resilienza, rese possibili dall’attività di Caritas e dal suo tenere al centro la dignità della persona.