
Donald Trump - ANSA
Cento ordini esecutivi in cento giorni. È la promessa del presidente eletto Donald Trump che, secondo alcune indiscrezioni, non li avrebbe solo già commissionati alle agenzie federali di competenza: alcuni sarebbero già pronti da firmare. Per fare un paragone, l’inquilino uscente della Casa Bianca, Joe Biden, ne ha emessi 155 in quattro anni.
Si tratta di provvedimenti con cui il presidente esercita il potere esecutivo senza passare dal Congresso (tranne che in qualche caso particolare).
Tanti sono gli ambiti che potrebbero essere “riformati”.
In cima alla lista, le voci al riguardo sono unanimi, ci sarebbe l’immigrazione. Durante la campagna elettorale, Trump ha più volte ribadito la determinazione a ripristinare il controverso Titolo 42 che blocca le richieste di asilo. Èuna misura di salute pubblica introdotta nel 2020 dallo stesso tycoon e rinnovata da Biden fino al 2023. Il primo ordine esecutivo della seconda era Trump potrebbe essere proprio il rinnovo di quello stop seguito da altre misure contro gli immigrati come restrizioni sull’acquisizione della cittadinanza, il rafforzamento del muro al confine tra Stati Uniti e Messico, la messa al bando dei re-insediamenti e, soprattutto, le deportazioni. Gli addetti ai lavori del comparto energetico si aspettano un azzeramento delle politiche ambientali varate dai democratici: l’abolizione dei sussidi per le energie rinnovabili, lo stop ai progetti per lo sviluppo del comparto eolico, la revoca del divieto di vendita di auto a benzina. In pratica, una contro-rivoluzione. E non è finita qui.
In cantiere ci sarebbero anche istruzioni per limitare l’ideologia gender nelle scuole, revisionare gli obblighi vaccinali, regolamentare le criptovalute, ridurre il costo della vita e snellire i regolamenti dell’amministrazione federale. C’è chi si aspetta pure la grazia ai condannati per l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 e un ordine “salva TikTok”.
«Posso annullare in un giorno quasi tutto quello che ha fatto Biden in quattro anni» ha dichiarato il tycoon con tono di sfida. Inevitabili, tuttavia, saranno i tentativi dell’opposizione democratica di fermarlo per via legale. The Donald rischia di passare alla storia come il presidente che ha firmato più ordini esecutivi di tutti, superando persino Franklin Delano Roosevelt che, in dodici anni di governo, ne firmò 3.721 (in media, 307 all’anno) di cui 99 nei suoi primi cento giorni.