mercoledì 14 ottobre 2020
La struttura ospitava i suoi vicini di casa poi morti di cancro. Max Woosey ha dormito 200 notti all'aperto durante il lockdown per aiutarli durante la pandemia
Max Woosey e la tenda nel suo giardino

Max Woosey e la tenda nel suo giardino - Reuters

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Un bambino britannico di Braunton, nel sud-ovest dell'Inghilterra, a marzo ha iniziato a dormire in una tenda montata nel giardino della sua abitazione per raccogliere fondi in ricordo dei suoi vicini di casa. Ha passato 200 notti all'aperto. Oggi è stato festeggiato dopo che con la sua iniziativa caritatevole è riuscito a raccogliere oltre 65mila sterline, l'equivalente di oltre 71mila euro attraverso un sito di raccolta fondi.

Pochi giorni dopo l'imposizione in Gran Bretagna del lockdown nazionale, Max Woosey, 10 anni, si era infatti prefissato di raccogliere 100 pounds, l'equivalente di 110 euro, per una casa di cura in cui si trovavano i suoi vicini di casa: Rick e Sue, poi deceduti a causa del cancro. L'iniziativa era nata dalla paura che la struttura potesse risentire delle restrizioni dovute alla pandemia che avevano causato, tra le altre cose, anche la sospensione delle altre raccolte fondi indirizzate al centro.

L'idea di fare il campeggio in giardino è partita da Rick che donò a Max la sua tenda poco prima di morire, con l'auspicio che il bambino potesse vivere un'avventura.

Max Woosey nella tenda

Max Woosey nella tenda - Reuters

"Era un uomo fantastico, sportivo, amava stare all'aperto", ha raccontato Max a Reuters parlando del suo vicino. Dall'inizio del campeggio, il bambino ha dovuto fare i conti con un formicaio sotto la tenda che lo ha ricoperto di chiazze rosse. Però la sfida più grande è stata il meteo. Durante i temporali, nel bel mezzo della notte la tenda doveva essere nuovamente ancorata al terreno.

"Sto pensando di passare un anno in tenda e poi da lì vedere come va", ha raccontato il bambino. "Dopo questa esperienza tornerà a casa", ha commentato la mamma. "No, non penso", ha risposto Max.

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