sabato 18 aprile 2009
Resta solo l'italiano Eugenio Vagni nelle mani del gruppo terrorista Abu Sayyaf che il 15 gennaio scorso sequestrò nelle Filippine tre operatori della Croce Rossa. Questa notte è stato liberato Andreas Notter, 38 anni, mentre lo scorso 2 aprile i terroristi islamisti avevano rilasciato una donna filippina, Mary Jean Lacaba. Per la liberazione di Notter non sarebbe stato pagato un riscatto.
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Resta solo l'italiano Eugenio Vagni nelle mani del gruppo terrorista Abu Sayyaf che il 15 gennaio scorso sequestrò nelle Filippine tre operatori della Croce Rossa. Questa notte è stato liberato Andreas Notter, 38 anni, mentre lo scorso 2 aprile i terroristi islamisti avevano rilasciato una donna filippina, Mary Jean Lacaba. Per la liberazione di Notter non sarebbe stato pagato un riscatto. I sequestratori sarebbero stati costretti ad abbandonare l'ostaggio quando si sono accorti che le forze di sicurezza stavano per braccarli. "Seguiremo soprattutto questa strategia per salvare l'ultimo ostaggio, l'italiano Eugenio Vagni", ha spiegato ha detto il portavoce del ministero dell'Interno, Cerge Remonder.Il governo filippino, nello stesso tempo, prende in considerazione anche altre strade, di tipo "non violento", come il dialogo intentato da cinque religiosi musulmani inviati nella roccaforte dei terroristi la scorsa settimana per trattare la liberazione di Vagni e Notter. I terroristi chiedono che in cambio i militari filippini si ritirino dall'isola di Jolo. Altrimenti, dissero qualche settimana fa, avrebbero decapitato uno degli ostaggi.
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