giovedì 15 giugno 2023
La Cpi apre un procedimento preliminare sulle stragi nell'Est. Solo nella prima metà del 2023, quasi un milione di civili sono sfollati a causa degli attacchi: in totale sono 6 milioni
Un blindato della missione Onu in Congo (Monusco) nella regione congolese dell'Ituri

Un blindato della missione Onu in Congo (Monusco) nella regione congolese dell'Ituri - Reuters

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Un'indagine "preliminare" su presunti crimini di guerra nella regione orientale della Repubblica democratica del Congo (Rdc) è stata annunciata dal procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi), Karim Khan. "Intendo portare avanti tempestivamente un'indagine preliminare", ha dichiarato Khan dopo il secondo ricorso formale pervenuto all'Aja da Kinshasa per le violenze in atto nella regione, con il primo risalente al 2004.

Una situazione a dir poco fuori controllo. Solo nella prima metà del 2023, quasi un milione di civili sono sfollati in Congo a causa degli attacchi da parte dei gruppi armati. Lo afferma l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), sottolineando che salgono così a circa 6 milioni gli sfollati interni nel Paese africano, il che corrisponde ad un aumento del 17% rispetto all'ottobre del 2022. Domenica scorsa sono state uccise almeno 46 persone, tra cui diversi bambini, e altre sono rimaste ferite a seguito di un attacco nella parte orientale della provincia dell'Ituri. L'attacco, secondo quanto riferito dal gruppo armato non statale Codeco, ha provocato lo sfollamento di oltre 7.800 persone e la distruzione di numerosi rifugi. L'Oim ha condannato fermamente questa grave violazione del diritto umanitario internazionale, ricordando che gli attacchi contro i civili possono costituire crimini di guerra. "Questo recente attacco raccapricciante è una testimonianza dei pericoli intollerabili che gli sfollati affrontano quotidianamente nella Rdc", ha affermato Federico Soda, direttore dell'Oim per il Dipartimento delle emergenze.

"L'Oim - ha ribadito - condanna fermamente questa odiosa violazione del diritto umanitario internazionale e ricorda che gli attacchi contro i civili possono costituire crimini di guerra. Occorrono sforzi concertati per porre fine alla violenza e aiutare il popolo congolese a trovare la pace". Dall'inizio dell'anno, la popolazione congolese è stata gravemente colpita dalla violenza e dagli attacchi brutali da parte dei gruppi armati, soprattutto nel Congo orientale, con conseguente perdita di vite umane, spostamenti di massa e crescente instabilità. Con l'intensificarsi del conflitto, la situazione umanitaria continua a deteriorarsi e milioni di persone si trovano ad affrontare un'insicurezza alimentare acuta e altre esigenze critiche.


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