Macron ridà l'incarico a Lecornu

Il presidente ritenta la carta dell'ex-ministro della Difesa. Ma il percorso è tutto in salita
October 10, 2025
Lecornu sussurra all'orecchio di Macron, che lo ascolta con fronte corrugata
Sébastien Lecornu con Emmanuel Macron / ANSA
Per permettere alla Francia senza governo e politicamente “terremotata” di rilanciarsi, è meglio cambiare risolutamente gioco, o invece proseguire con il sistema che si conosce già? Alla fine, con grande ritardo rispetto ai tempi inizialmente annunciati nel corso di una nuova giornata di altissima suspense, il presidente francese Emmanuel Macron ha optato per la seconda soluzione, nominando nuovamente Sébastien Lecornu, già a lungo ministro della Difesa e premier “effimero”, per poche ore, all’inizio della settimana. Una scelta legata alla convinzione, da parte dell’Eliseo, che con lui esiste ancora «un cammino possibile» per «tessere dei compromessi ed evitare lo scioglimento» del Parlamento, si è appreso dall’entourage presidenziale.
Ma adesso, per tutto un Paese e in primis per il mondo economico, l’interrogativo che più preme resta in fondo lo stesso dell’ultimo anno segnato da un’instabilità divenuta cronaca. L’inquilino di Matignon riuscirà a formare una squadra di governo abbastanza convincente per attirarsi le grazie in Parlamento di un settore consistente dell’emiciclo?
Su questo nodo chiave, in effetti, l’incertezza probabilmente continuerà a regnare, anche a giudicare dal fuoco di sbarramento dai partiti riottosi visto ancora una volta ieri, nelle ore di tensione prime dell’annuncio.
In particolare, il presidente neogollista Bruno Retailleau ha appena martellato che il vecchio asse fra macroniani e centrodestra «è morto». Si confermano contro il neopremier, con ferocia, pure l’ultradestra lepenista e, sul fronte opposto, la sinistra radicale. Insomma, per Lecornu, un cammino tutto in salita.
«Bisogna porre fine all'instabilità politica che danneggia l'immagine della Francia e i suoi interessi», è stata la prima dichiarazione di Lecornu dopo l'affidamento dell'incarico di formare il nuovo governo. «Farò tutto ciò che è in mio potere per dotare la Francia di un bilancio entro la fine dell'anno e per rispondere ai problemi della vita quotidiana dei nostri compatrioti», ha scritto sui social.

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