Londra invasa dal popolo dell'ultradestra: in 110mila marciano per Kirk

La manifestazione già programmata, si è trasformata in un omaggio all'influencer Maga assassinato nello Utah. Cartelli contro gli immigrati («rimandateli a casa») e contro il premier Keir Starmer
September 12, 2025
Londra invasa dal popolo dell'ultradestra: in 110mila marciano per Kirk
Ansa | Il corteo dell'ultradestra a Londra: oltre 110mila le persone in piazza
Un lungo serpentone di persone si sta facendo largo nel cuore di Londra al grido “Unite the Kingdom”. Le autorità hanno stimato circa 110mila persone: è il popolo dell'ultrà della destra britannica, Tommy Robinson, chiamato a raccolta per "Festival dello free Speech, il più grande del Regno Unito” recita la locandina dell'evento, sostenuto dalle sigle “Mega” (Make Europe Great Again), “Maga” (Make America Great again) e Utk (Uniting the Kingdom). Era stata organizzata prima dell'attentato in cui, a Orem, mercoledì, ha perso la vita l'influencer politico statunitense Charlie Kirk. È a lui, però, che Robinson ha dedicato la marcia.
Le immagini riprese dagli elicotteri parlano da sole: un fiume di gente in marcia verso Westminster sventolando la bandiera britannica e quella inglese, la Union Jack e la Croce di San Giorgio, e cartelli contro gli immigrati (“rimandateli a casa”) e contro il premier Keir Starmer. Un uomo si è arrampicato sulla testa di uno dei leoni di marmo all’imbocco del Westminster Bridge, a brandire una croce nell’aria: "La rivoluzione dei patrioti è iniziata" - ha incitato il leader uscito di prigione -. Centinaia di migliaia già riempiono le strade del centro di Londra mentre ci uniamo come uno solo per le nostre libertà”. All’evento hanno preso parte anche esponenti dell'estrema destra francese, come Eric Zemmour, e tedesca, con Petr Bystron dell'Afd, oltre alla commentatrice britannica Katie Hopkins e al controverso psicologo canadese Jordan Peterson. Tra gli ospiti c’è anche Steve Bannon, l’ex stratega di Donald Trump, anche lui reduce da un periodo in galera, che continua ad animare gli oltranzisti del conservatorismo a stelle e strisce.
Scotland Yard ha dispiegato più di 1.600 agenti in tutta la città, inclusi 500 provenienti da altre forze. Forte è il timore di scontri alla luce della tensione delle ultime settimane fra gruppi rivali per le proteste in Inghilterra contro gli hotel che ospitano richiedenti asilo. La marcia dell’ultradestra si è svolta in contemporanea a una protesta antagonista, quella contro il razzismo, “March against Fascism”, che però ha contato poco più di cinquemila partecipanti.
Il 42enne Robinson, il cui vero nome è Stephen Yaxley-Lennon, si definisce un giornalista che smaschera gli abusi dello Stato e annovera tra i suoi sostenitori il miliardario statunitense Elon Musk. Il più grande partito politico anti-immigrazione britannico, Reform UK, che negli ultimi mesi è stato in cima ai sondaggi, ha però preso le distanze da Robinson, il quale ha diverse condanne penali. “Vogliamo riprenderci il nostro Paese, vogliamo rimettere in carreggiata la nostra libertà di parola”, ha detto Sandra Mitchell, una sostenitrice presente al raduno. “Devono fermare la migrazione illegale in questo Paese - ha aggiunto -. Crediamo in Tommy.”
L’immigrazione è diventata il tema politico dominante nel Regno Unito, superando le preoccupazioni legate all’economia in difficoltà, mentre il Paese affronta un numero record di richieste di asilo. Più di 28.000 migranti sono già arrivati quest’anno attraversando la Manica su piccole imbarcazioni.

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