In Giappone arrivano le multe per i ciclisti indisciplinati

Troppi gli incidenti con le due ruote coinvolte. L’idea di fondo è sostituire la sanzione penale, lenta e farraginosa, con delle multe “immediate” per le violazioni considerate meno gravi
March 5, 2024
In Giappone arrivano le multe per i ciclisti indisciplinati
ANSA | La passione giapponese per le due ruote
C’è un “fattore” divisivo sul quale i giapponesi non smettono di accapigliarsi. Non sono gli orari di lavoro, non è la qualità di questo o quell’ingrediente del sushi. È l’uso della bicicletta. Su forum e siti specializzati è facile imbattersi in lunghe discussioni sulle due ruote e sull’educazione dei ciclisti. Troppo spericolati? Troppo lenti? Troppo pericolosi? Seriali violatori del codice della strada? Una cosa è certa: la bicicletta nel Paese del Sol Levante spopola. Il Giappone, con circa 80 milioni di veicoli, si colloca al terzo posto nel mondo, dopo la “super potenza” Cina (450 milioni) e gli Usa (100 milioni). A Tokyo il 16% degli spostamenti quotidiani avvenire sulle due ruote.
L’agguerrito “partito” degli anti-ciclisti ha però dalla sua un’arma: le statistiche. Secondo gli ultimi dati disponibili relativi al 2022, i ciclisti sono stati coinvolti nel 23,3% di tutti gli incidenti stradali del Paese, il tasso più alto mai registrato. Sono stati 69.985 gli incidenti che hanno provocato la morte o il ferimento di ciclisti, in aumento di 291 casi rispetto al 2021. La percentuale del 23,3% di incidenti con biciclette “protagoniste” ha rappresentato il sesto aumento annuale consecutivo ed è il tasso più alto da quando sono disponibili i dati degli ultimi 20 anni.
Tokyo prova a correre ai ripari. Dopo una lunga incubazione, il governo giapponese è pronto a introdurre un nuovo sistema sanzionatorio per chi viola le regole sulle due ruote, il cosiddetto “biglietto blu”. L’idea di fondo è sostituire la sanzione penale – troppo lenta e farraginosa – con delle multe “immediate” per le violazioni considerate meno gravi. Chi sgarra, riceve appunto un biglietto blu, una multa che sostituisce l’incriminazione. Se il trasgressore non effettua il pagamento entro un certo periodo di tempo, diventa passibile di una procedura penale.
Sono esclusi i comportamenti considerati gravi. Almeno 20 tipi di violazioni dolose, come la guida in stato di ebbrezza, continueranno a essere punite penalmente. La sanzione prevista per l’uso di un telefono cellulare mentre si guida ai sensi della nuova legge sarà una pena detentiva fino a sei mesi o una multa fino a ¥ 100.000 (circa 600 euro).
E i ciclisti? Lamentano la presenza di regole non sempre “immediate” o facili. Secondo la legge che disciplina la circolazione stradale, i ciclisti possono pedalare su marciapiedi ad uso condiviso appositamente segnalati, marciapiedi di larghezza superiore a 3 metri e quando ritengono che le condizioni stradali non siano sicure per il ciclismo. I bambini sotto i 13 anni e quelli sopra i 70 anni possono pedalare su tutti i marciapiedi. Gli irriducibili delle due ruote non ci stanno a passare come degli irresponsabili. “I ciclisti giapponesi non sono pericolosi. Le strade giapponesi sono pericolose perché non sono progettate pensando ai ciclisti”.

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