lunedì 22 febbraio 2021
L'iniziativa della Cooperativa sociale Qum di Tursi, in provincia di Matera. Il ringraziamento del patriarca latino di Gerusalemme Pizzaballa: così si crea un legame con la nostra terra
Statuine di san Giuseppe in lavorazione

Statuine di san Giuseppe in lavorazione - Foto cooperativa sociale Qum

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Un aiuto per gli artigiani di Betlemme, la città natale dell’artigiano per eccellenza: San Giuseppe. Nell'anno dedicato a San Giuseppe, e dopo lo stop forzato di quasi un anno a causa della pandemia di ogni attività turistica e del commercio di prodotti artigianali, l'idea è semplice: vendere le statuette in legno d'olivo del santo patriarca in modo da sostenere 15 famiglie di artigiani, cristiani e musulmani, da un anno senza guadagni.

Un progetto promosso dalla cooperativa sociale Qum, braccio operativo della Caritas di Tursi-Lagonegro, sviluppando l’idea di un sacerdote siciliano, don Piero Sortino. Lo scorso Natale la cooperativa aveva aiutato alcuni piccoli negozi di Terra Santa acquistando e facendo inviare a chi lo richiedeva souvenir fatti sempre con legno d’ulivo.

Ora un nuovo progetto, nell'anno giubilare dedicato a San Giuseppe: “Il Papa aveva da poco lanciato l’anno dedicato allo sposo di Maria – ha dichiarato al Sir don Sortino -. Così mi è venuto spontaneo dedicare quest’iniziativa a lui, il più illustre cittadino di Betlemme, dopo Re Davide, e patrono del lavoro e della provvidenza”.

Un particolare del banco di lavoro del laboratorio artigianale

Un particolare del banco di lavoro del laboratorio artigianale - Foto cooperativa sociale Qum

Un modo concreto di aiutare chi, come Giuseppe, fa il falegname. La cooperativa Qum, con sede a Tursi, in piazza Cattedrale, ha già commissionato oltre trecento statuette. L’obiettivo, entro la festa di San Giuseppe il 19 marzo, è di raggiungerne cinquecento. In questo modo per un mese 15 famiglie avranno una entrate certa: "Erano quasi con le lacrime agli occhi perché quegli artigiani non lavorano né percepiscono stipendi da quasi un anno", ha riferito don Sortino.

"Con questa iniziativa, vi mantenete legati alla nostra diocesi, alla poverissima area di Betlemme" ha dichiarato al Sir il patriarca latino di Gerusalmme Pierbattista Pizzaballa. "So bene che ci sono problemi ovunque. Immagino anche nella realtà di Tursi. Ma, nonostante ciò, avete voluto pensare a noi.Di questo vi ringaziamo. Da qui tutto quello che possiamo fare, anzitutto pregare dal Santo Sepolcro per voi, lo faremo con tutto il cuore", ha aggiunto il patriarca.

Guarda il video del patriarca Pierbattista Pizzaballa CLICCA QUI

La speranza è che la Cooperativa Qum ( mail: impresasociale.qum@gmail.com ) possa diventare un tramite per diffondere le statuette di San Giuseppe per tutto l'anno. Prodotte a Betlemme, verranno confezionate e spedite dalla cooperativa sociale di Tursi.



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