Nell’incontro tra l’attesa e l’Atteso il senso dell'umanità
Una poesia al giorno verso la nascita di Gesù

L’umile (Lc 1,39-56)
“Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo”.
Due donne incinte
si abbracciano.
È la storia dell’umanità
il suo senso
l’incontro
tra l’attesa e l’Atteso
si abbracciano.
È la storia dell’umanità
il suo senso
l’incontro
tra l’attesa e l’Atteso
Due donne
due protagonisti
invisibili
due bimbi
l’uomo e Dio
due protagonisti
invisibili
due bimbi
l’uomo e Dio
Maria
lascia parlare in lei
lo Spirito
la sua gioia
lei l’umile
luogo dell’immensità
di Dio
lei l’umile
l’Eccomi ci sono
fai di me
quello che vuoi
attraverso di lei
l’umanità e Dio
si riconoscono
finalmente
si abbracciano
lascia parlare in lei
lo Spirito
la sua gioia
lei l’umile
luogo dell’immensità
di Dio
lei l’umile
l’Eccomi ci sono
fai di me
quello che vuoi
attraverso di lei
l’umanità e Dio
si riconoscono
finalmente
si abbracciano
Se anche noi
riuscissimo ad inginocchiarci
a dire
parole che ci fanno paura
Eccomi ci sono
fai di me
quello che vuoi
anche noi entreremmo
in questa trascendenza
che vuole farsi carne
proprio in noi.
riuscissimo ad inginocchiarci
a dire
parole che ci fanno paura
Eccomi ci sono
fai di me
quello che vuoi
anche noi entreremmo
in questa trascendenza
che vuole farsi carne
proprio in noi.
Ernesto Olivero
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