L'apprendistato, i poveri, l'Intelligenza artificiale: l'agenda del Papa

Per Leone XIV i 70 anni compiuti il 14 settembre sono stati l'occasione per la prima biografia (con intervista non priva di "confidenze"). E per riflettere sui temi al centro della sua atten
September 15, 2025
L'apprendistato, i poveri, l'Intelligenza artificiale: l'agenda del Papa
Foto Ansa |
Quattro mesi per “imparare” a essere Papa «Seguo l'attualità da molti, molti anni. Ho sempre cercato di rimanere aggiornato sulle notizie, ma il ruolo del Papa è certamente nuovo per me. Sto imparando molto e mi sento molto stimolato, ma non sopraffatto». Come farà Robert Prevost a “fare il Papa”? La risposta molto umana a una domanda umanissima come questa la offre lo stesso Leone XIV nella prima biografia autorizzata che – in uscita giovedì nel “suo” Perù – arriverà anche in Italia. Nelle anticipazioni uscite domenica, giorno del suo settantesimo compleanno, lo vediamo alle prese con un ruolo che sta «imparando».
Quattro mesi di pontificato sono appena sufficienti a noi per iniziare a conoscerlo, senza la fretta di catalogarlo e anche di collocarne le idee in relazione a Francesco, figuriamoci per lui a “diventare” Papa. Ma la fretta è tutta mediatica, e quella petrina non è una leadership come le altre: nel suo ministero c’è una paternità che è in relazione alla Chiesa intera e a ciascuno di noi. Dunque, interrogarsi sui passi che Leone intende compiere ha senso se ci si colloca dentro la natura del servizio che il Papa rende alla comunità dei credenti, e se si segue il suo magistero – catechesi, discorsi, omelie, Angelus... – cercando una mappa aggiornata per vivere la fede in un tempo di angosce globali. Importante è quindi l’indicazione che verrà dai primi documenti del nuovo pontificato, ai quali si sa che Leone ha lavorato durante l’estate e che in uno sguardo di fede attendiamo – come per ogni nuovo Papa – per capire dove lo Spirito spinge la Chiesa.
Dell’intelligenza artificiale come «un’altra rivoluzione industriale» che comporta «nuove sfide per la difesa della dignità umana» Leone ha parlato nel primo discorso ai cardinali che l’avevano appena eletto, dicendo che «oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di dottrina sociale», lasciando presagire un organico intervento magisteriale. Così come attesa è una riflessione su uno snodo del nostro tempo particolarmente caro a Francesco: la povertà come esito dell’ingiustizia e dello squilibrio delle relazioni, al quale Leone ha dedicato il Messaggio per la Giornata mondiale del 16 novembre accostando i poveri materiali («fratelli e sorelle più amati») alla «prima» tra le «situazioni drammatiche di povertà», quella di «pensare di non avere bisogno di Dio». È dentro le grandi inquietudini della nostra società che Leone ci sta invitando a «gettare sempre e nuovamente la rete», come disse nell’omelia di inizio pontificato, per «immergere nelle acque del mondo la speranza del Vangelo» e «navigare nel mare della vita perché tutti possano ritrovarsi nell’abbraccio di Dio». Non lasciamolo solo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA