Decreto Balduzzi migliorato E ora niente fughe all'indietro
di Redazione
L'iter faticoso del decreto Balduzzi dimostra come la volontà dei parlamentari possa fare la differenza. Entrato in Consiglio dei ministri tra gli squilli di tromba del riconoscimento della ludopatia e della lotta agli eccessi del gioco d’azzardo, il testo ne era uscito ridimensionato. E le successive riscritture avevano ulteriormente annacquato le norme inizialmente predisposte. Il lavoro della commissione Affari sociali della Camera racconta di uno scatto d’orgoglio dei legislatori: dallo sforzo per reintrodurre una distanza minima tra sale gioco e scuole alla tutela dei minori dagli spot invasivi e dall’alcol. Ma non solo. Nel capitolo sanità è riuscito il salvataggio dalla "centralizzazione regionale" dei Comitati etici di ospedali e istituti di ricerca . E il no all’uso dei farmaci "off label" per patologie diverse da quelle per cui erano autorizzati, in nome di presunti risparmi. Norma che avrebbe aperto la porta a rischiose sperimentazioni e avventure più ideologiche che sanitarie. In questo caso, e fa piacere rilevarlo, la voce degli operatori del settore e delle Regioni si è fatta sentire in modo positivo. Ora il provvedimento appare più maturo e nel corso dell’iter parlamentare (che avrà inizio a partire da lunedì prossimo nell’aula di Montecitorio) dovrà essere solo migliorato, non certo manomesso. Stravolgimenti e forzature del testo varato dalla Commissione non sarebbero accettabili, fughe in avanti – anzi all’indietro – sarebbero intollerabili.
© RIPRODUZIONE RISERVATA






