martedì 25 aprile 2017
Il quadro di un'azienda da anni in gravi difficoltà, per cui lo stato ha sborsato oltre 7 miliardi in 7 anni
Nuvole sul futuro di Alitalia. I numeri non sono incoraggianti (Ansa)

Nuvole sul futuro di Alitalia. I numeri non sono incoraggianti (Ansa)

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Ecco tutti i numeri di Alitalia

11.600. È il numero dei dipendenti dopo vent'anni di crisi e di tagli di personale. Prima della crisi erano circa 20.000.

10.101 Quelli che hanno votato in 10.101 su 11.146 aventi diritto. Il 70%, cioè in 6.816 hanno detto No alla pre-intesa. I Sì sono stati 3.206.

1.600 circa. Sono i piloti da sempre visti come privilegiati, ma guadagnano, ai massimi livelli circa 10.800
euro lordi al mese, molto meno di altri professionisti che non subiscono l'effetto del jet leg. Certo i piloti delle low cost guadagnerebbero di meno (sui 6.000 euro al mese), ma se hanno un contratto di diritto straniero e le società di cui sono dipendenti è basata all'estero, i loro trattamenti fiscali sono differenti, lo stipendio netto aumenta.

3.600 circa. È il numero del personale assistente di volo: hostess e stewart i loro stipendi ormai si avvicinano a quelli di una governante esperta (circa 1.800 euro). Sulle low cost guadagnano anche meno delle badanti.

6.700 circa. È il numero del personale di terra.

121. È il numero gli aerei che compongono la flotta di Alitalia. 25 a lungo raggio, 76 a medio raggio, 20 sulle tratte regionali

22.600.000. Sono i passeggeri trasportati nel 2016. In calo del 6,9% rispetto al 2012

217 milioni. Sono i costi vivi al mese della società. 60 milioni diritti di traffico e scarico, 55 milioni per il
carburante, 51 milioni per il personale, 35 milioni per noleggiare aerei, 16 milioni per la manutenzione.

600-650 milioni. Sono le perdite stimate per il 2016. In
particolare dal 2009, cioè dalla privatizzazione in poi il gruppo ha perso 327 milioni nel 2009, 69 milioni nel 2011, 280 milioni nel 2012, 568 milioni nel 2013, 580 milioni nel 2014, 199 milioni nel 2015.

7,4 Miliardi. È il costo per le casse dello Stato stimato da Mediobanca. La cifra monstre si spalma in sette anni dal 2007 al 2014 e comprende il costo del primo commissariamento di Alitalia, quando attraverso una Bad Bank tutto il passivo della società passò nel debito pubblico e vendere ai privati la società in bonis. Perdita stimata: più di 2 miliardi, ma alcuni parlano di 3 miliardi. Poi ci sono da aggiungere i costi per prepensionamenti e ammortizzatori sociali degli esuberi (più di 8.000) negli ultimi anni.


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