lunedì 13 marzo 2023
Aperture pesanti: Milano indossa la maglia nera, con il calo del Ftse Mib che tocca il 4,2%. Crollano anche a livello globale i rendimenti dei bond: il Bund tedesco scende di 44 punti base
Sulle Borse europee pesa il crack Svb: crollano i titoli bancari

Reuters

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Inizio di settimana pesante per le Borse europee, che continuano a pagare lo choc innescato sul mercato dal fallimento di Svb e dai timori di ulteriori contagi al sistema finanziario, prima americano e poi globale. Alle 10:30 di stamattina Milano cede il 4,2% mentre Londra perde l'1,7%, Parigi il 2% e Francoforte il 2,2%. Sul listino milanese raffica di sospensioni al ribasso con Bper (-8,7%), Mps (-8,9%), Mediobanca (-5,7%), Mediolanum (-5,5%), Nexi (-4,7%), Poste (-4,8%), Tim (-5,1%) e Banca Generali (-4,6%) tutte in asta di volatilità mentre Fineco, Intesa, Unicredit, Cnh e Tenaris registrano ribassi superiori al 5%.

Crollano anche i rendimenti dei titoli di Stato in tutto il mondo, con gli investitori che scommettono su una virata nella politica monetaria restrittiva delle banche centrali allo scopo di disinnescare i rischi di contagio legati al fallimento di Silicon Valley Bank. Gli strappi più importanti si registrano sui titoli di Stato a due anni dell'Eurozona, con il rendimento del Bund tedesco che scende di 44 punti base e quello dell'Oat francese di 46 mentre per il Btp il calo è 'contenuto' a 29 punti. I trader vedono il terminal rate della Bce "collassare" al 3,56%. Gli effetti si vedono anche sull'euro che riduce allo 0,25% il rialzo sul dollaro, con cui scambia a 1,067.

​Anche Tokyo in calo

Chiusura negativa per la Borsa di Tokyo. Softbank, la conglomerata finanziaria più soggetta alle ripercussioni negative del fallimento di Svb, ha perso quasi il 6%. Più in generale, l'indice Nikkei ha chiuso con un -1,11% a 27.832 punti, mentre il Topix è scivolato dell'1,51% a 2.000 punti.

In rialzo netto invece le Borse cinesi nel giorno in cui si chiudono a Pechino i lavori della seduta plenaria annuale dell'Assemblea Nazionale del Popolo, l'organo legislativo del Parlamento cinese, che ha eletto per la terza volta all'unanimità il presidente cinese, Xi Jinping, nominato premier Li Qiang, l'ex capo del pc di Shanghai, e confermato alla guida della Pboc, Yi Gang, per dare ai mercati un segno tangibile di stabilità. Hong Kong sale dell'1,5% e Shanghai segna un +1,02%. A favorire l'andamento rialzista, le dichiarazioni di Li Qiang, che ha sostenuto che la Cina punterà alla stabilità dell'economia, anche se ritiene "non facile" il compito di raggiungere una crescita attorno al 5% per quest'anno.

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