martedì 10 novembre 2020
L'Inapp: tre milioni di lavoratori agili. Copernico: una sfida per le città che possono diventare attrattive ridisegnando gli spazi
Smartworking e coworking diventeranno sempre più diffusi

Smartworking e coworking diventeranno sempre più diffusi

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Sono circa 3 milioni i lavoratori che hanno utilizzato e continuano ad utilizzare la formula del lavoro agile, dalle attività professionali, scientifiche e tecniche a quelle finanziarie ed assicurative, oltre alla Pubblica amministrazione e alla maggior parte dei servizi professionali. La stima arriva dal'Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche (Inapp) che fa parte della squadradell'Osservatorio Nazionale sul lavoro agile previsto dal Decreto Rilancio."Se lo smart working è la nuova normalità - sottolinea ilpresidente dell'Inapp Sebastiano Fadda - ora servono skill manageriali per guidare anche nella Pubblica amministrazione questo processo di trasformazione utilizzando la diffusione delle nuove tecnologie per ridisegnare a tutti i livelli i processi e l'organizzazione del lavoro".

Lo smartworking diventerà un'abitudine nei prossimi anni. E non solo nelle grandi città o nelle grandi aziende. Copernico, la rete italiana di uffici flessibili e coworking, ha organizzato un dibattito con alcuni rappresentanti delle istituzioni di quattro importanti città italiane: Bologna, Cagliari, Trieste e Varese, dove Copernico sta aprendo o ha da poco aperto una nuova sede. Città che si prestano a diversi tipi di economia, ma tutte accomunate da un carattere innovativo a livello professionale e imprenditoriale e con una missione precisa: attrarre le persone offrendo una qualità della vita elevata.

Dopo la prova "forzata" di questi mesi, i sondaggi parlano chiaro: indietro non si potrà tornare. Secondo il Work Trend Index che Microsoft ha rilasciato lo scorso luglio, l'82% dei dirigenti si aspetta norme più propense al lavoro agile. E dall'Italia, dove la percentuale sale a 89%, è emerso un altro dato interessante: il 72% di manager e dipendenti ha espresso il desiderio di continuare a lavorare da casa almeno part-time. Raggiungendo un più giusto equilibrio tra vita lavorativa e privata, il livello di soddisfazione migliora. Ma non solo, aumenta anche la produttività: secondo l'Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, fino al 15%.

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