giovedì 22 febbraio 2024
Uno studio di Deloitte evidenzia il ruolo trainante dell'e-commerce. In Italia il 17% delle persone ha fatto almeno un acquisto con le "mini" rate
I sistemi di pagamento Buy now pay later in forte aumento in Italia, piacciono soprattutto ai giovani

I sistemi di pagamento Buy now pay later in forte aumento in Italia, piacciono soprattutto ai giovani

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Il fenomeno del Buy Now Pay Later continua a crescere sia in Italia che all’estero, nonostante l’inflazione e le dinamiche dei tassi. Secondo dati rielaborati da Deloitte, la crescita in Europa nei prossimi 5 anni sarà del 12% annuo circa, anche grazie alla crescente integrazione delle soluzioni con i sistemi presso i punti vendita (POS) e all’ampliamento dell’offerta, dopo che il 2023 si è chiuso facendo registrare un transato vicino ai 170 miliardi di euro.

A rivestire il ruolo più importante è il comparto eCommerce, il cui valore dei pagamenti BNPL è atteso al 6% del transato totale a livello globale nel 2026 per quasi 490 miliardi di euro. In questo quadriennio, il tasso di crescita si attesta al 16% annuo con 360 milioni di utenti destinati a raddoppiare nei prossimi 5 anni. In Europa il valore del transato dei pagamenti BNPL su eCommerce è atteso all’11% nel 2026 per circa 150 miliardi di euro, rispetto al 10% del 2022 per circa 95 miliardi di euro, con i Paesi nordici a fare da traino. Sul medesimo fronte dei pagamenti online in Italia si parla di un 6% del valore del transato BNPL eCommerce al 2022 con più di 4 miliardi di euro attesi nel 2026. Nel nostro Paese sono in aumento gli utenti attivi (+56% tra il 2021 e il 2023, dai circa 3 milioni ai circa 4,5 milioni al 2023) e il 17% della popolazione (in larga prevalenza Millenials e GenZ) ha utilizzato almeno una volta BNPL al 2023.

Ad accelerare lo sviluppo del mercato vediamo l’estensione dell’offerta bancaria verso servizi di dilazione dei pagamenti (come le carte di credito attive con funzione di rateizzazione e l’incremento dei pagamenti tramite soluzioni di POS financing), così come l’introduzione di modelli limitrofi al BNPL quali il Save Now, Pay Later in cui i clienti stabiliscono un obiettivo di risparmio e mettono da parte denaro ratealmente per raggiungere un obiettivo in cambio di cashback da spendere in negozi affiliati.

Infine, un ambito in cui il BNPL potrebbe risultare differenziante, ma ancora poco maturo al momento è quello del B2B (che comporta transazioni tra un produttore e un grossista, o un grossista e un rivenditore) il cui valore è 10 volte superiore a quello del B2C (l’e-commerce tradizionale tra un cliente e un’azienda). Su quest’ultimo si stanno già muovendo player sia in Europa (Billie, Mondu, Hokodo) che in Italia (Opyn Pay Later e Pausepay), ma permane la sfida di creare soluzioni capaci di gestire a scala ticket medi elevati e processi complessi (simili alla sottoscrizione di un finanziamento) in modo più rapido ed economico rispetto ai metodi tradizionali.

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