lunedì 3 marzo 2025
Operazione da 1,5 miliardi di euro, ma il valore è crollato di 300milioni rispetto al 2028. Un buon segnale per il made in Italy dopo le tante cessioni ai gruppi stranieri
Il negozio Versace in via Montenapoleone a Milano

Il negozio Versace in via Montenapoleone a Milano

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Matrimonio in vista per le maison del lusso italiano. Prada sarebbe ad un passo dall’acquisizione di Versace da Capri Holdings per circa 1,5 miliardi di euro (1,6 miliardi di dollari). Secondo le indiscrezioni riportate da Bloomberg la firma potrebbe arrivare entro la fine del mese anche se tempi e modalità dell’accordo potrebbero subire variazioni. Nessun commento ufficiale, ma neanche una smentita, dai diretti interessati.

L’acquisizione del marchio fondato da Gianni Versace nel 1978 segnerebbe un cambio di rotta per il settore del lusso italiano, invertendo il trend degli ultimi decenni che ha visto grandi maison come Gucci e Valentino finire in mani straniere. Se l'intesa dovesse tagliare il traguardo Prada diventerà un protagonista di spicco nel panorama del lusso globale, in grado di competere con colossi come LVMH e Kering. Sia pure con dimensioni ridotte: attualmente ha una capitalizzazione di mercato di circa 21,8 miliardi di dollari, ben lontana dai 347,5 miliardi di euro del colosso francese LVMH.

Prada è uno dei pochi brand del lusso in crescita in un contesto globale particolarmente difficile. Nei primi nove mesi dell’anno scorso, il gruppo ha visto un aumento delle vendite del 18% rispetto all’anno precedente, trainato principalmente dal successo del marchio Miu Miu. Le attese del mercato sono che Prada a fine 2024 abbia in cassa 450 milioni, da spendere anche per acquisizioni.

A rilanciare l'ipotesi di Prada interessata ad acquisire e a rilanciare Versace era stato nei giorni scorsi il quotidiano francese Les Echos che parlava di trattative in fase avanzata. Secondo il giornale "il gruppo milanese del lusso ha fissato in 4 settimane la durata dei negoziati esclusivi con Capri Holdings" anche se non è affatto scontato che possa alla fine decidere di dare seguito con un'offerta all' eventuale interesse finora mostrato". Ma erano fioccate le smentite. Una su tutte quella di Miuccia Prada: "È sul tavolo di tutti", spiegava parlando della possibile acquisizione. Secondo indiscrezioni di stampa italiane, anche in questo caso non confermate, Prada avrebbe dato incarico a Goldman Sachs e Citi di valutare il dossier.

Dall'altro canto ci sono i dubbi sul prezzo da pagare che testimonia la crisi del settore. Nel 2018 Capri Holdings aveva rilevato il brand dalla famiglia Versace e da Blackstone con un assegno da oltre 1,8 miliardi di euro, ma ora il quadro è molto diverso e sul tavolo ci sarebbeo 300 milioni di euro in meno. Donatella Versace ha mantenuto finora la direzione artistica del marchio che sta soffrendo più di altri per la frenata registrata dal settore della moda e necessita quindi di un impegnativo rilancio.

Di certo c'è il tentativo di Capri Holdings, che ha in mano anche Michael Kors, di cedere l'azienda italiana, così come Jimmy Choo, soprattutto da quando l'antitrust Usa ha impedito la fusione del gruppo con Tapestry che avrebbe portato ad un colosso da 8,5 miliardi di dollari. Versace negli ultimi anni ha affrontato grandi difficoltà finanziarie. Nel secondo trimestre dell’esercizio 2024, terminato a settembre, il marchio ha registrato un calo del fatturato del 28% e una perdita operativa di 3 milioni di dollari.

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