mercoledì 26 aprile 2023
Tra diretti e indotto gli occupati sono 390mila. L'importanza della formazione. Il Gruppo Mirato assume
Opportunità di lavoro nella cosmesi per giovani e donne

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Nel solo sistema della cosmetica sono stimati 155mila posti di lavoro, comprensivi degli addetti della catena che va dalla produzione alla distribuzione. Di questi, circa 46mila lavorano nelle società fornitrici (inclusa la logistica), 21mila nell'industria e circa 88mila nei canali distributivi. Considerando tutti i professionisti che necessitano dei cosmetici per i propri servizi (per esempio acconciatori ed estetisti), gli occupati che lavorano dell'ambito della cosmesi sono 390mila. Emerge dallo studio La cosmetica crea valore per l'Italia, condotto da Cosmetica Italia in collaborazione con Althesys. A ogni lavoratore dell'industria corrispondono circa 2,1 addetti nei fornitori, 0,1 addetti nella logistica e 4,1 addetti nei canali distributivi: in totale 6,3 lavoratori aggiuntivi nella filiera per ogni addetto dell'industria. Il rapporto tra addetti dell'industria e della filiera, pur non essendo un rapporto strettamente di causa effetto, evidenzia come, anche da un punto di vista occupazionale, il sistema della cosmetica riesca a creare benefici per l'Italia anche oltre la fase dell'industria, attraverso i legami che intercorrono tra i vari attori della catena del valore. Il valore condiviso creato dalla filiera della cosmetica, dai grandi gruppi internazionali a tante piccole e medie imprese, raggiunge 22,3 miliardi di euro nel 2021 secondo uno studio di Althesys. «Questa ricchezza - che include le ricadute dirette del Sistema della Cosmetica e quelle indotte sul resto del sistema economico nazionale - corrisponde, secondo lo studio, all'1,25% del Pil, all'8,4% del valore aggiunto dell'industria manufatturiera italiana, a due volte il valore del trasporto aereo e a sei volte il fatturato del calcio italiano», spiega il ceo di Althesys Alessandro Marangoni. Le imprese cosmetiche, dalle multinazionali alle pmi, sono impegnate a misurare gli impatti di prodotti e produzioni e a comunicare le proprie strategie di sostenibilità a consumatori e referenti. Si muove da tempo su questo cammino Cosmetica Italia, coinvolta in numerose iniziative per garantire lo sviluppo sostenibile e la responsabilità sociale del settore, con l'obiettivo di incrementare il livello di reputazione dell'industria cosmetica italiana, nonché di rendere diffusa la conoscenza su un comparto consapevole e focalizzato sull'obiettivo di un continuo miglioramento sui temi della sostenibilità. Gli impegni e le attività dell'industria cosmetica consentono inoltre ai consumatori di beneficiare di prodotti con migliori profili di sostenibilità e di adottare abitudini di consumo sempre più rispettose dell'ambiente. Va poi sottolineato che la sostenibilità è l'asse portante di qualsiasi percorso di innovazione: oggi non esiste innovazione senza di essa. Secondo i dati preconsuntivi, nel 2022 il fatturato totale dell'industria cosmetica in Italia ha raggiunto i 13,3 miliardi di euro, in crescita del 12,1% rispetto al 2021; da evidenziare l'incremento rispetto al 2019 (pre-pandemia) con un +10,5%. Positive anche le stime per il 2023 che vedono il fatturato salire a 14,4 miliardi di euro (+7,7% sul 2022). Le esportazioni continuano a rappresentare oltre il 40% del fatturato totale del settore. In particolare, nel 2022 hanno toccato i 5,9 miliardi di euro, in crescita di ben 18,5 punti percentuali rispetto all'anno precedente; per il 2023 le stime segnalano ancora un andamento positivo (+10%) che permetterà di raggiungere i 6,4 miliardi di euro per i cosmetici esportati dal nostro Paese verso i mercati internazionali.

L'industria cosmetica crede fortemente nella formazione

L'investimento nel capitale umano è un punto di forza della competitività delle imprese nel mercato globale. Per questo assume un valore ancora più importante l'integrazione tra mondo della formazione e mondo dell'impresa. Un'ulteriore opportunità per il comparto è poi quella legata agli Istituti tecnici superiori. Già dal 2019 è attivo il primo corso Its per tecnico superiore delle produzioni cosmetiche 4.0 che permette di facilitare l'incrocio tra le necessità del mondo del lavoro e l'offerta formativa, rafforzando il rapporto scuola-impresa. Si tratta di un'offerta nuova e unica in Italia nel panorama delle opportunità formative nel campo della cosmesi, finora principalmente orientate ai percorsi universitari, che prepara i giovani a un ingresso diretto nel campo professionale grazie a una preparazione tecnico/scientifica molto spiccata, supportata da una formazione completa e dettagliata sulla legislazione cosmetica, la cultura d'impresa, l'economia e il marketing. Altrettanta attenzione è dedicata alla relazione tra industria cosmetica e Università, con l'obiettivo da un lato di promuovere e consolidare la reputazione del settore cosmetico tra gli studenti e dall'altro di rafforzare la rete di centri attivi nella collaborazione diretta fra imprese e ricerca. Dagli Atenei escono infatti i futuri ricercatori, gli esperti di marketing e di produzione da cui poi attingono le imprese. Avere accesso ai migliori talenti e poter indirizzare l'attività didattica loro proposta nel percorso di studi rappresenta un'opportunità imprescindibile per il settore. L'Istituto Marangoni, per esempio, offre una serie di percorsi formativi nelle sue sedi di Milano, Firenze e Parigi volti a creare i nuovi professionisti del settore in ambito manageriale. Un programma accademico pensato per coloro che nutrono una passione per le fragranze, la cosmesi e il mondo del beauty in generale, interessati ad acquisire competenze specifiche. «Quello delle fragranze e della cosmetica è un comparto in costante crescita a livello mondiale che genera oggi 500 bilioni di dollari di vendite ogni anno, gli analisti lo danno come uno dei settori trainanti nei prossimi tre anni a livello internazionali nell’ambito dei beni di lusso. Si è inoltre scoperto, grazie a un’accurata analisi di mercato, che non esisteva un’offerta accademica, nell’ambito dell’Alta Formazione, dedicata al settore e strutturata sulla base delle effettive richieste del mercato, che prevedesse la progressione da bachelor degree a master di specializzazione capaci di rispondere alle opportunità lavorative del settore a livello internazionale», dichiara Stefania Valenti, Managing Director dell’Istituto Marangoni. Ad avvalorare l’elevata qualità della nuova area di studio, sono i partner d’eccezione quali Accademia del Profumo, l’iniziativa di Cosmetica Italia – associazione nazionale delle imprese cosmetiche - nata nel 1990 per valorizzare il profumo come elemento essenziale di benessere, promuoverne la creatività, accrescerne la cultura e la diffusione in Italia. «Da oltre 30 anni esaltiamo la sinergia del mondo delle fragranze con le diverse forme d’arte e cultura, dalle più tradizionali alle più innovative, rendendole importanti espressioni emozionali e sociali. Attraverso i due nuovi master - in Marketing and communication mnanagement for fragrances and cosmetics e in Fragrances and cosmetics brand management and licencing - gli studenti avranno l'opportunità di esplorare e approfondire la cultura del made in Italy anche nel settore della profumeria e della bellezza. Un universo affascinante e ricco di opportunità da scoprire dietro le quinte, capendo in che modo le aziende e i marchi gestiscano gli aspetti di marketing, comunicazione, distribuzione e vendita», afferma Ambra Martone, presidente di Accademia del Profumo. I primi partner coinvolti nei corsi oltre ad Accademia del Profumo sono Officine Santa Maria Novella e Symrise. Diverse le tipologie di corso attivate: Corso Intensivo Annuale in Product Management For Fragrances & Cosmetics, Corso Triennale in Fragrances & Cosmetics Management, Master in Marketing & Communication Management For Fragrances & Cosmetics, Master in Fragrances & Cosmetics Brand Management & Licensing, Master in Olfactory experience management for the luxury industry. Inoltre Accademia del Profumo, mette a disposizione una borsa di studio e lavoro dedicata a Giorgia Martone, talentuosa ed eclettica imprenditrice nel mondo della profumeria. La borsa, giunta alla seconda edizione, ha un valore pari a 10mila euro lordi e sarà assegnata a uno studente che abbia dimostrato interesse e seria inclinazione verso il mondo dei profumi. Previsto il finanziamento di un percorso, della durata di circa sei mesi, composto da una parte di formazione olfattiva teorica, seguita da un periodo di tirocinio in diverse realtà della filiera della profumeria: una casa essenziera, un sito produttivo di materie prime e un'azienda di sviluppo e commercializzazione dei prodotti.

Il Gruppo Mirato investe su donne e giovani talenti

Il Gruppo Mirato investe sulle persone e in particolare sulle donne e sui giovani talenti. La sfida del futuro, infatti, passa dall’investimento nelle nuove generazioni e dalle politiche di welfare aziendale. I dipendenti possono usufruire di: fondi di previdenza complementare, fondi di assistenza sanitaria integrativa e un premio di partecipazione, contrattato annualmente con i rappresentanti dei lavoratori. «La nostra responsabilità non è solo quella di guardare la parte soft delle risorse umane, ma anche di garantire il benessere e lo sviluppo delle nostre risorse. Creiamo un'esperienza positiva e ci prendiamo cura dei nostri dipendenti, non solo per proteggere il futuro della nostra attività, ma anche del luogo di lavoro. Il nostro obiettivo? Il benessere dei nostri dipendenti, all'interno di un ambiente di lavoro inclusivo, diversificato e sicuro, dove tutti si sentano partecipi e responsabili dei risultati ottenuti. Perché è solo all'interno di un ambiente positivo e collaborativo che si possono costruire grandi progetti», sottolinea Fabio Ravanelli, presidente Gruppo Mirato. Nell'azienda il talento è il principale motore dello sviluppo e per questo viene prestata particolare attenzione alle condizioni di lavoro, offrendo un modello di lavoro flessibile per un migliore work-life balance, piani di formazione, di carriera e collaborazioni con Università. La formazione è uno degli strumenti fondamentali con cui il Gruppo Mirato supporta la crescita e lo sviluppo delle proprie risorse, per accrescere le competenze e sostenere la crescita professionale dei suoi dipendenti. Infatti, a partire dall'assunzione ciascun lavoratore è protagonista di un piano di sviluppo individuale che prevede formazione sia per competenze tecniche specifiche per la mansione svolta, sia per competenze trasversali. Sono attivate, inoltre, collaborazioni con prestigiose Università e scuole di specializzazione per reperire profili altamente qualificati su argomenti di ricerca e sviluppo, al fine di una sempre maggiore crescita del know how aziendale, offrendo opportunità a giovani talenti. «Questo rappresenta per le giovani risorse una duplice opportunità: non solo di entrare all'interno dell'azienda e fare esperienza, ma poter costruire una carriera all'interno della stessa, crescendo professionalmente day by day. Offrendo fiducia e continui feedback, infatti, gli studenti con tanta voglia di crescere, possono diventare dei professionisti affidabili e responsabili», precisa Ravanelli. Per il presidente «è anche un modo per dare vita al proprio team: occhi giovani e professionalità acerbe, se condotte saggiamente, possono essere davvero d'aiuto per far accelerare il proprio business». A fine 2022 erano più di 400 dipendenti, di cui il 40% donne. Importante per Mirato al netto delle competenze, ci sono anche diversità e inclusione, dove le persone e le donne sono al centro. Tra le misure la sensibilizzazione sui temi della parità, la visibilità del talento femminile dei professionisti, la formazione per affrontare i processi di assunzione e promozione senza pregiudizi discriminatori, la conferma dell'adozione di metodi di lavoro ibridi che permettano la conciliazione tra la vita personale, familiare e lavorativa. E non solo. Anche azioni volte a raggiungere la parità tra uomini e donne a tutti i livelli dell'organizzazione e della scala retributiva e implementazione di nuove linee guida per un linguaggio inclusivo nelle comunicazioni aziendali. Per maggiori informazioni: https://www.mirato.it/.

Le assunzioni in altri settori

Mutti annuncia la ricerca di 1.200 collaboratori che saranno impegnati da luglio a settembre in attività produttive e amministrative all’interno dei tre stabilimenti del Gruppo. Nello specifico, a Montechiarugolo (Parma) sono ricercate 450 figure, a Collecchio (Parma) 400 e a Oliveto Citra (Salerno) 350. L’ambito della ricerca è la campagna di trasformazione del pomodoro, momento fondamentale in cui l’azienda, nei circa 75 giorni estivi che vanno dalla seconda metà di luglio alla fine di settembre, lavora la materia prima proveniente da oltre 800 famiglie di agricoltori italiane, utilizzando esclusivamente il pomodoro raccolto durante il suo naturale ciclo di crescita. Oltre al personale tradizionalmente impiegato come stagionale, ricerca figure di collaboratori che possano ricoprire ruoli specializzati come l’analista addetto al controllo qualità e l’addetto alle campionature nei campi di pomodoro. Tra i profili ricercati, anche i diplomati di istituti tecnici industriali e di istituti tecnici professionali degli indirizzi meccanico, elettrico ed elettronico, che avranno il compito di monitorare i macchinari e gestire sistemi complessi negli ambiti dell’automazione industriale e della robotica. Le candidature sono già aperte e si offre contratto a tempo determinato stagionale. Requisiti per la candidatura:
- Essere maggiorenni
- Essere disponibili dal 1° luglio al 30 settembre
- Essere automuniti
- Essere disponibili a lavorare su turni (compresi festivi e notturni).
Mutti darà priorità a coloro che hanno già collaborato con l’azienda in occasione delle precedenti campagne. Per candidarsi: https://mutti-parma.com/it/lavora-con-noi/lavoro-stagionale-trasformazione-delpomodoro/.

Adecco assumerà nel corso del 2023 almeno 500 persone con contratto a tempo indeterminato, in seguito alle iniziative in collaborazione con la scuola secondaria di secondo grado per potenziare l’orientamento al mondo del lavoro dei giovani. Le assunzioni si rivolgono a vari settori in molte aree geografiche del Paese, con particolare attenzione ad alcuni ambiti oggi in particolare difficoltà nel trovare addetti:
Settore metalmeccanico, in cui la difficoltà nel trovare addetti si fa sentire in particolar modo
in Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto-Adige;
Telecomunicazioni, in particolar modo per la cantieristica e la creazione delle infrastrutture
per la fibra ottica. Veneto e Friuli Venezia Giulia le aree più in difficoltà;
Navale, metalmeccanico, turismo e ristorazione sono invece i settori in cui si
concentreranno larga parte delle ricerche per il Sud Italia.

Kìron Partner, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, ha previsto un piano di sviluppo importate anche per il 2023, sia come numero di collaboratori con la previsione di inserire oltre 220 nuovi consulenti, sia come nuovi punti vendita da aprire in tutta Italia. Sono circa 20 le nuove agenzie che vedranno l’apertura nel corso di quest’anno. In vista dell’ampliamento della rete, si punterà al reclutamento di giovani che, diplomati o laureati anche alla prima esperienza, vogliono intraprendere una professione come consulente del credito e assicurativo. Per candidarsi è sufficiente inviare il proprio curriculum vitae attraverso l’apposito form sul portale Kìron.it nella sezione “lavora con noi”. Inoltre è stata creata un’apposita struttura interna per il recruiting che affianca i classici canali istituzionali: selezione@kiron.com e una pagina web: https://www.kiron.it/lavora-con-noi.

Mylav fornitore di servizi per medici veterinari e proprietari di amici a quattro zampe, con oltre 170 professionisti esperti e 2mila strutture veterinarie aderenti, apre la selezione a nuovi profili It:

Quattro backend o Full-stack developer

Le risorse contribuiranno a far evolvere i prodotti software e assumeranno un ruolo centrale nel processo progettuale e creativo per lavorare alla creazione di prodotti digitali resilienti, innovativi e performanti. Principali competenze richieste: almeno tre anni di provata esperienza come sviluppatore backend o full-stack; familiarità con i processi di lavoro agile e scrum; in grado di progettare ed implementare Api di tipo Rest e/o GraphQL e una buona conoscenza della lingua inglese. Modalità di lavoro ibrida.

Quattro frontend developer

Le risorse si occuperanno integrare i servizi per creare una piattaforma sempre più scalabile e automatizzata attraverso una costante analisi dei dati e collaboreranno con esperti in UI e Ux per creare frontend Spa/Pwa all’avanguardia. Principali competenze richieste: almeno tre anni di esperienza nel settore, abile nel creare interfacce single page a componenti riusabili e ottimizzati per i dispositivi mobile; essere in grado di utilizzare alcune tecnologie frontend, tra cui Html5, Css3, Sass, Tailwind, Javascript Es6, Typescript, Angular, React, Redux, RxJs, Apollo client, Webpack. Per maggiori informazioni: https://www.mylav.net/.











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