sabato 31 maggio 2014

A un mese dall'avvio ufficiale, solo la Toscana ha avviato i colloqui con i ragazzi iscritti. Già 67mila le iscrizioni. Record in Campania

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La Regione in testa è la Toscana. L’unica secondo il nostro (parziale) monitoraggio ad aver attivato anche la seconda fase della Garanzia Giovani: quella dei colloqui con i ragazzi disoccupati che si sono iscritti. Per il resto, a un mese dall’avvio ufficiale del 1° maggio, gli altri territori sono ancora là, fermi ai blocchi di partenza. Qualcuno pronto ad accelerare, altri invece ancora con i motori praticamente spenti. Tutti o quasi, comunque, a rischio ritardo, se si considera che il piano europeo di Youth guarantee rivolto ai ragazzi tra 15 e 29 anni prevede esplicitamente due scadenze: la prima entro 60 giorni dall’iscrizione per la presa in carico del giovane. La seconda, entro 4 mesi, con la formalizzazione di un contratto di lavoro, un tirocinio, un’offerta formativa, l’assistenza per l’autoimprenditorialità o il servizio civile. Scadenze non facili da rispettare, considerando che in un mese si sono già iscritti al programma 67.751 giovani.«Noi in Toscana ci siamo attivati subito – rivendica l’assessore al Lavoro della Regione, Gianfranco Simoncini –. Dal 15 al 29 maggio abbiamo effettuato 694 colloqui, con 605 ragazzi che sono già stati "profilati". Addirittura 476 hanno firmato anche il Patto di attivazione (l’impegno del ragazzo a partecipare e dell’ente a fornire il servizio, ndr)». In Toscana ci sono state 5.466 iscrizioni di residenti, più 2.395 da altri territori (è infatti possibile iscriversi per più territori). «A questi ragazzi inviamo subito una mail con fissato il primo appuntamento in uno dei nostri Centri per l’impiego (Cpi) – continua Simoncini –. Ora stiamo preparando la terza fase, con l’attivazione dei tirocini formativi, tra giugno e agosto avremo i bandi per il servizio civile e per l’assunzione di giovani laureati, mentre a settembre attiveremo i corsi per il reinserimento... Nel frattempo stiamo preparando i bandi per la collaborazione delle Agenzie per il lavoro (Apl)».Più indietro è rimasta la Lombardia che solo venerdì scorso ha approvato il piano. Ora però dovrebbe essere in grado di scattare e recuperare il tempo perduto per i 6.424 iscritti, potendo contare sull’esperienza pregressa della "Dote unica lavoro" che ha ben funzionato e che per quasi un terzo ha riguardato proprio i giovani nella fascia di età della Garanzia. Altro punto di forza della Lombardia è il coinvolgimento da subito degli operatori privati accreditati, con i ragazzi che al momento dell’iscrizione scelgono da chi essere "seguiti": un Cpi o un’Apl. Ancora, la distinzione tra flusso e stock dei ragazzi che hanno concluso un ciclo di studi, con il coinvolgimento delle scuole nella gestione del flusso e con tempi differenziati per il raggiungimento dei risultati occupazionali (solo 30 giorni per coloro che provengono dallo stock).Anche il Lazio preme ora sull’acceleratore. Da lunedì 9 giugno partiranno le convocazioni degli 8.395 iscritti ed entro metà mese i colloqui andranno a regime nei 38 Cpi della regione. Al giovane verrà poi proposto un "contratto di collocazione" che prevede il riconoscimento di un voucher di valore proporzionale alle difficoltà di collocazione, per fruire di specifici servizi presso uno dei soggetti accreditati – pubblici e privati – con pagamento agli operatori solo a risultato raggiunto.Infine la Campania, che ha il record delle iscrizioni: ben 14.652 di cui 13.393 di residenti. Anche qui i colloqui non sono ancora cominciati e ci si domanda come si possa poi smaltire questo enorme stock nei prossimi 30-60 giorni. «Ma noi stiamo investendo tantissimo sulla Garanzia giovani – assicura l’assessore al Lavoro Severino Nappi –. Ben 650 milioni di euro per un bacino potenziale di 400mila giovani. Prima di avviare i colloqui era fondamentale consolidare la rete dei soggetti pubblici e privati che si occuperanno dei ragazzi. Il nostro modello è quello del partenariato con le parti sociali, le imprese, i poli formativi, i 100 istituti professionali coinvolti... Faremo i colloqui entro i 60 giorni previsti, e con la Dote daremo una risposta non frammentaria». Riusciranno le Regioni a non essere inadempienti rispetto alla Garanzia già alla prima scadenza? La risposta il 1° luglio, ma certo mancano solo 30 giorni...Intanto è ancora incompleto il quadro normativo della Garanzia giovani. Se infatti sono ormai 17 le convenzioni, firmate dal ministero del Lavoro con le Regioni e mancano quindi solo Abruzzo, Basilicata e Molise, sono ancora quattro i territori che non hanno approvato specifici piani regionali: Abruzzo, Molise, Puglia e Sardegna (fonte: centro studi Adapt). Ci sono poi diversi punti da chiarire. Ad esempio, chi paga quando un ragazzo si iscrive in più Regioni e soprattutto se è possibile usufruire più volte dei servizi della Garanzia. Anche le Agenzie per il lavoro sono in attesa di chiarimenti e soprattutto di essere pienamente coinvolte nell’operazione. «Stiamo attendendo che le Regioni completino i piani e mettano le Agenzie nelle condizioni di partire con gli interventi nei 2.500 sportelli sparsi in tutt’Italia – spiega Claudio Soldà, responsabile relazioni istituzionali di Adecco –. Da parte nostra, Adecco ha varato un piano autonomo con 10 milioni di investimento sulla formazione nelle imprese».
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