venerdì 10 maggio 2019
Secondo l'Osservatorio di E-work il fenomeno interesserà soprattutto i "millennial": età media 28 anni, residente al Nord (67%), laureato (82%) e amante dei viaggi (65%)
Entro il 2025 il lavoro "slash" sarà scelto dal 40% dei lavoratori
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Slash worker vuol dire professionista poliedrico e multivalente, un soggetto in grado di svolgere contemporaneamente più missioni aziendali, con mansioni diverse, allo stesso tempo, in diversi luoghi e per diverse imprese. Secondo l’Osservatorio di E-work, nel nostro Paese entro il 2025 il lavoro slash sarà scelto dal 40% dei lavoratori. Il fenomeno interesserà soprattutto i millennial.

Ma chi è oggi lo slash worker in Italia? È un lavoratore che ha un’età media di 28 anni, residente al Nord (67%), laureato (82%) e amante dei viaggi (65%). L’indagine spiega anche quali sono le motivazioni che stanno spingendo i giovani professionisti verso questa dimensione. Per quanto possa sorprendere, una delle variabili più citate è la “sicurezza”: il 45% dei freelance afferma infatti di sentirsi più sicuro in modalità slash, rispetto a una occupazione singola e a tempo indeterminato.

Solo il 7% del campione analizzato ha dichiarato di essere pronto a lasciare la dimensione freelance per un’assunzione a tempo indeterminato. In pratica non si è più disposti a scambiare la propria libertà personale con uno stipendio e si scommette sulle proprie capacità individuali: per questo motivo, i contratti si concentrano sul risultato da ottenere e non sul tempo effettivamente dedicato a un progetto. Altri aspetti che connotano questa categoria professionale emergente sono legati al lavoro a distanza - immaginato come soluzione per migliorare il proprio stile di vita - e ad una totale disponibilità a una esistenza “nomade”, che viene vista come opportunità di vita per lavorare e viaggiare allo stesso tempo. Oggi in Italia ci sono 5,3 milioni di lavoratori autonomi e rappresentano il 23% degli occupati: otto punti percentuali in più rispetto alla media Ue. Di questi circa 3,5 milioni si definiscono freelance, ossia persone che guadagnano con attività autonome attraverso la prestazione del proprio servizio a committenti esterni.

«La scelta di essere freelance è una decisione consapevole per la maggior parte dei lavoratori autonomi. Per molti di loro la ricerca del posto a tempo indeterminato oggi non sembra più essere una priorità - afferma Paolo Ferrario, presidente e amministratore delegato di E-work Spa -. Si ragiona in termini di crescita professionale e di flessibilità nel gestire il proprio tempo. I lavoratori vogliono sempre più essere artefici del loro destino. Per le Agenzie per il lavoro, con gli slash worker nascono nuove sfide per continuare a essere la cerniera virtuosa tra il mondo delle imprese e i lavoratori. I nostri professionisti avranno a che fare con un esercito di worker che non si presenteranno più con il classico curriculum vitae, ma che sosterranno le proprie ragioni attraverso un confronto diretto, teso a raccontare una storia coerente piena di dati, referenze e indagini sul prodotto e sulle imprese per le quali hanno lavorato. Cambieranno quindi i modelli di interpretazione e selezione, perchè uno slash worker avrà una sua identità professionale ben precisa, che dovrà essere intesa ed elaborata alla stregua di un marchio da posizionare sul mercato alla ricerca di “clienti”».

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