giovedì 14 aprile 2022
La diocesi di Assisi ha portato un segno della presenza di Carlo tra la gente meno di una settimana prima dell'attacco nel metro di New York che non si è tramutato in strage per caso. O per miracolo
La celebrazione con la reliquia del beato Acutis presieduta dal cardinale Dolan, arcivescovo di New York, con il vescovo di Assisi Sorrentino

La celebrazione con la reliquia del beato Acutis presieduta dal cardinale Dolan, arcivescovo di New York, con il vescovo di Assisi Sorrentino - Diocesi di Assisi

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I più neppure lo sapevano, e molti non ci avranno fatto caso. Ma l’arrivo a New York di una reliquia del beato Carlo Acutis si è verificato solo pochi giorni prima dell’attacco nella stazione del metro di Brooklyn, che non si è tramutato in strage solo per caso. O per miracolo. Frank R. James, arrestato dalla polizia che lo sospetta di essere l’autore della tentata mattanza a colpi di pistola automatica, aveva intenzione di uccidere quante più persone possibile. E tra le vittime ci sarebbero stati anche molti studenti, visto che l’azione è andata in scena all’ora del mattino newyorkese in cui i pendolari si dirigono verso Manhattan, i suoi uffici, le scuole e le università. I fatti sono ormai certi: James era armato fino ai denti, ma l’arma con la quale voleva uccidere chiunque gli fosse capitato a tiro si è inceppata quasi subito. E se il bilancio è di soli 29 feriti, molti dei quali per la calca che si è creata nella fuga dalla stazione, è solo per un caso. O un miracolo.

Il vescovo Sorrentino con un povero in strada vicino alla chiesa di San Francesco d'Assisi a Manhattan

Il vescovo Sorrentino con un povero in strada vicino alla chiesa di San Francesco d'Assisi a Manhattan - Diocesi di Assisi

L’altro fatto certo è l’incredibile successo della missione in America della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino che ha portato a New York la reliquia del giovane beato milanese sepolto nel Santuario assisano della Spogliazione. Nella Grande Mela la diocesi umbra ha anche promosso il «Museo della Memoria», riprodotto in diversi luoghi della metropoli grazie alla collaborazione con la Pay the Way Foundation. A portare oltreoceano la presenza spirituale e materiale di Carlo Acutis il vescovo diocesano Domenico Sorrentino insieme a monsignor Anthony Figueiredo, responsabile delle Relazioni internazionali, e a Marina Rosati, direttrice del «Museo della Memoria, Assisi 1943-1944».

La conferenza al Museo della Memoria

La conferenza al Museo della Memoria - Diocesi di Assisi

Luogo simbolo del viaggio della delegazione la chiesa di San Francesco d'Assisi, nel cuore di Manhattan, dove Sorrentino ha incontrato anche diversi poveri. «È stata un'esperienza formidabile – ha detto il vescovo –. C'è bisogno di un messaggio di bene come quello di Carlo che è capace di far sentire il Vangelo come una cosa bella e praticabile. Il suo volto gioioso ha fatto breccia nei cuori dei fedeli statunitensi mostrando che l'Eucaristia è il segreto della vita anche su questa terra ed è proprio l'autostrada per il cielo, come lui la chiamava».

La Messa celebrata da monsignor Sorrentino nella chiesa di Our Lady of Mount Carmel ad Astoria

La Messa celebrata da monsignor Sorrentino nella chiesa di Our Lady of Mount Carmel ad Astoria - Diocesi di Assisi

A chiedere che la devozione già diffusa anche in America per Acutis venisse rafforzata dalla presenza di una reliquia è stata la Conferenza episcopale degli Stati Uniti per animare la campagna del «Risveglio Eucaristico nazionale», indetta dai vescovi americani nel novembre 2021 e che nel neato Carlo, la cui spiritualità era particolarmente legata all’Eucaristia, può trovare un punto di riferimento affascinante per i suoi coetanei.

Giovani delle scuole superiori di New York all'incontro sulla figura del beato Carlo Acutis

Giovani delle scuole superiori di New York all'incontro sulla figura del beato Carlo Acutis - Diocesi di Assisi

«Siamo rimasti colpiti dalla grande partecipazione dei giovani – ha aggiunto il Sorrentino –, anche di numerosi studenti delle scuole superiori che, accompagnati dai loro docenti, hanno seguito i vari momenti durante l'orario scolastico». Sono state numerose infatti le occasioni di preghiera e di spiritualità durante la tappa newyorkese, e persino prima dell’arrivo, durante il volo dall’Italia, visto che l'equipaggio dell'aereo ha chiesto al vescovo una benedizione con la reliquia.

L'incontro della delegazione di Assisi con l'Istituto italiano di cultura a New York

L'incontro della delegazione di Assisi con l'Istituto italiano di cultura a New York - Diocesi di Assisi

Lunedì 4 aprile nella chiesa Our Lady of Mount Carmel ad Astoria, nel popolare quartiere di Queens, tantissimi giovani e famiglie di molte provenienze geografiche, molti con bambini piccoli e adolescenti, hanno potuto venerare la reliquia del beato. La celebrazione nella Cattedrale di San Patrizio nel cuore di Manhattan è stata il centro della giornata di martedì 5, che ha anche visto la delegazione di Assisi visitare la Missione della Santa Sede presso le Nazioni Unite incontrando il nunzio monsignor Gabriele Caccia. Nel pomeriggio tavola rotonda nell'ambito dell'esposizione americana del «Museo della Memoria, Assisi 1943-1944» alla Sinagoga di New Rochelle.

Carlo Acutis (1991-2006), beatificato ad Assisi il 10 ottobre 2020

Carlo Acutis (1991-2006), beatificato ad Assisi il 10 ottobre 2020 - Sito ufficiale del beato Acutis

Il giorno successivo – mercoledì 6 – è stato dedicato alla diocesi di Brooklyn per l’incontro con i giovani delle scuole superiori e la conferenza alla Saint John's University di New York. Giovedì 7 la delegazione ha fatto visita all'Istituto Italiano di Cultura a New York incontrando poi le suore Missionarie della Carità nel cuore del Bronx. Dopo l'adorazione eucaristica e la Messa presieduta dal cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York, la reliquia del beato Acutis è stata consegnata allo stesso cardinale per affidarla alla Conferenza episcopale degli Stati Uniti e condurla in pellegrinaggio nelle parrocchie di tutti gli States che la stanno aspettando. Un viaggio lungo un anno, che a Brooklyn – uno dei posti "visitati" da Carlo Acutis – ha già lasciato il segno.

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