giovedì 2 giugno 2022
L’auspicio del vescovo Sorrentino è che “questa consapevolezza animi tutti i pellegrini che vengono al Santuario, spingendoli ad aprirsi alla luce del Vangelo e a fare una profonda esperienza di fede”
Il corpo del Beato Acutis esposto in modo permanente

Sicilini

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Dopo la Messa serale, il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, ha riaperto la tomba di Carlo Acutis, a pochi giorni dalla inaugurazione della “porta di San Francesco”, riportata alla luce dopo 800 anni per consentire ai fedeli di rivivere il gesto con cui il Poverello, nel vescovado, si spogliò di tutti i beni terreni. “I luoghi di Francesco e il corpo del beato Carlo – ha detto monsignor Sorrentino - sono vie per incontrare il Signore. Le loro immagini, poste insieme all’ingresso del Santuario, additano Gesù”. L’auspicio del vescovo è che “questa consapevolezza animi tutti i pellegrini che vengono al Santuario, spingendoli ad aprirsi alla luce del Vangelo e a fare una profonda esperienza di fede”. Le spoglie del Beato Acutis resteranno esposte in modo permanente.


Carlo Acutis è stato beatificato ad Assisi il 10 ottobre 2020 dal cardinale Agostino Vallini, a 14 anni dalla sua morte avvenuta a causa di una leucemia fulminante. Nell’omelia, pronunciata davanti ai genitori Antonia e Andrea, il porporato aveva ricordato il suo essere “faro di luce” per molti ma anche “un modello di fortezza, alieno da ogni forma di compromesso, consapevole che per rimanere nell’amore di Gesù, è necessario vivere concretamente il Vangelo, anche a costo di andare controcorrente”.

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