martedì 31 marzo 2020
La preghiera nella Cappella dedicata a san Giuseppe Moscati, il santo medico, del Gemelli di Roma e si concluderà con una supplica a san Giovanni Paolo II, di cui ricorrono i 15 anni dalla morte
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Si rinnova l’appuntamento con la preghiera promossa dai media Cei.

Avvenire,Tv2000, InBlu Radio, Sir, Federazione dei settimanali cattolici e Corallo, d’intesa con la Segreteria generale della Cei, invitano i fedeli, le famiglie e le comunità religiose a ritrovarsi oggi, giovedì 2 aprile, alle 21, per recitare insieme il Rosario che verrà trasmesso da Tv2000 (canale 28 e 157 Sky), InBlu Radio e sulla pagina Facebook ufficiale della Cei. La preghiera, che sarà guidata dal vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, si terrà nella Cappella dedicata a san Giuseppe Moscati, il santo medico, del Policlinico Agostino Gemelli di Roma e si concluderà con una supplica a san Giovanni Paolo II.

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Si mediteranno i Misteri della luce

Nel giorno di giovedì durante la recita del Rosario vengono meditati i cinque Misteri della Luce: il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano; le nozze di Cana; l'annuncio del Regno di Dio; la trasfigurazione di Gesù; e l'istituzione dell'Eucaristia. Per ognuno dei Misteri accanto ad un brano tratto dai Vangeli, ci saranno meditazioni prese da scritti di san Giovanni Paolo II, di san Giuseppe Moscati, di san Francesco e di santa Bartolomea Capitanio.

Giuseppe Moscati e Bartolomea Capitanio

Come detto alcuni dei Misteri della Luce saranno commentati con brani tratti dagli scritti di santi che hanno legato la propria vita alla cura dei poveri e dei malati. In particolare san Giuseppe Moscati è un medico vissuto dal 1880 al 1927 per la gran parte a Napoli. Divenne famoso tra la gente per la sua capacità di unire la professionalità medica alla propria fede cristiana, dando prova di grande valore e umanità in situazioni drammatiche vissute da Napoli come l'eruzione del Vesuvio nel 1906, l'epidemia di colera del 1911 e durante la Grande Guerra come medico. A lui è dedicata la cappella del Policlinico Gemelli di Roma. Santa Bartolomea Capitanio è la fondatrice della congregazione religiosa femminile conosciuta come le Suore di Maria Bambina. Nata a Lovere, in provincia di Bergamo, ma diocesi di Brescia nel 1807, diede vita alla congregazione soprattutto per seguire e offrire un'educazione alle fanciulle. Venne aiutata in questo da Vincenza Gerosa, che è considerata co-fondatrice della famiglia religiosa, e che porterà avanti l'opera di Bartolomea che morità giovanissima nel 1833 a soli 26 anni. Le suore di Maria Bambina sono state una presenza importante in moltissimi ospedali italiani per l'assitenza dei malati.

15 anni fa la morte di san Giovanni Paolo II

Proprio oggi si ricordano i 15 anni dalla morte di Karol Wojtyla, “un Papa che, nel suo lungo pontificato, ha raggiunto tutti gli angoli della Terra, ma che ha parlato, forse in modo più eloquente, nel periodo della malattia: una malattia che lo portò ad una progressiva invalidità, fino a togliergli la voce; una malattia che il Papa non solo non nascose, ma che, attraverso i media, espose al mondo facendola diventare una cattedra di umanità e di testimonianza”.

Lo afferma don Ivan Maffeis, sottosegretario e portavoce della Cei, sottolineando che “la pandemia ha rallentato drasticamente tanti buoni progetti, ci ha spogliato di tante sicurezze, è motivo di preoccupazione per una ripresa che domanderà l’aiuto di tutti”. “Chiediamo – è l’invito lanciato dalla rubrica ‘Sguardi’ – l’intercessione dei Santi per attraversare questa dura stagione senza disperare, senza perdere la fiducia, senza smettere di amare”. “Ci aiuterà stasera – ricorda don Maffeis – la preghiera del Rosario che sarà trasmessa sui media della Cei alle 21 proprio dal Policlinico Gemelli dove Giovanni Paolo II, a partire dall’attentato del 1981, è stato più volte ricoverato”. ​ Al termine del Rosario sarà proprio rivolta a san Giovanni Paolo II una supplica perché sia di sostegno ai malati e a tutto il personale ospedaliero.

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