
L'incontro fra il presidente Zelensky e il cardinale Zuppi a Roma - Presidenza ucraina
Non solo Donald Trump. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto anche un doppio incontro “ecclesiale” a Roma, a margine del funerale di papa Francesco: quello con il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, e quello con il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, incaricato da papa Francesco per la missione di pace in Ucraina. Al centro dei colloqui i negoziati per far tacere le armi ma anche le due azioni di “diplomazia umanitaria” portate avanti dalla Santa Sede che fanno dialogare Kiev e Mosca: lo scambio dei prigionieri di guerra e il rimpatrio dei bambini ucraini dalla Russia.

L'incontro fra il presidente Zelensky e il cardinale Parolin a Roma - Presidenza ucraina
Lo racconta lo stesso leader ucraino sui social. Riferendo del colloquio con Parolin, «è stata posta particolare attenzione al percorso verso una pace giusta e duratura e agli sforzi dell'Ucraina, degli Stati Uniti e dell'Europa per stabilire un cessate il fuoco completo e incondizionato». E il presidente ringrazia la Chiesa per «aver sostenuto il diritto dell’Ucraina all'autodifesa e il principio secondo cui non si possono imporre condizioni di pace a un Paese vittima». Poi auspica che «la Santa Sede continui a contribuire all'unificazione degli sforzi internazionali per raggiungere la pace, il ritorno dei bambini ucraini deportati dalla Russia e la liberazione dei prigionieri». Parolin aveva visitato l’Ucraina lo scorso luglio e nelle sue giornate aveva avuto anche un colloquio con Zelensky a Kiev.

L'incontro fra il presidente Zelensky e il cardinale Parolin a Roma - Presidenza ucraina
Nuovo incontro con il presidente ucraino anche per il cardinale Zuppi che a Kiev era stato all’inizio della sua missione. Missione che poi lo avrebbe portato due volte a Mosca ma anche a Washington e Pechino. «Siamo grati per l’assistenza che il Vaticano fornisce all'Ucraina nel rimpatrio dei bambini ucraini illegalmente deportati e sfollati dalla Russia e nel rilascio dei prigionieri. Questo tema è stato uno dei più importanti del nostro incontro con il cardinale Matteo Zuppi», spiega il leader ucraino. E aggiunge: «La cosa più importante per il nostro Stato è riportare tutti i nostri cittadini a casa, dai loro cari, dalle loro famiglie. In Russia ci sono molti bambini trattenuti contro la loro volontà. Vogliamo riportarli a casa ed è per questo che ci rivolgiamo ancora una volta al Vaticano per questo tipo di aiuto».

L'incontro fra il presidente Zelensky e il cardinale Zuppi a Roma - Presidenza ucraina
L’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, che accompagnava il presidente, commenta: «Un incontro e una conversazione sinceri e molto sostanziali. Sentita gratitudine per i notevoli sforzi e l’assistenza nel rimpatrio in Ucraina dei bambini ucraini rapiti dalla Russia e dei prigionieri di guerra trattenuti nelle camere di tortura del Paese aggressore, e piani specifici per l’interazione, l’approfondimento e l’espansione della missione in futuro».