giovedì 29 aprile 2021
Aperta una sede in via della Conciliazione. Nel 2022 un convegno sul magistero del Pontefice veneto di cui si punta a pubblicare l’opera omnia
Giovanni Paolo I

Giovanni Paolo I - Osservatore Romano

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La Fondazione vaticana Giovanni Paolo I compie un anno. Il 28 aprile 2020 la Sala Stampa della Santa Sede comunicava la sua istituzione voluta da papa Francesco con Rescriptum ex audentia del 17 febbraio 2020 affinché siano approfonditi il pensiero e gli insegnamenti di papa Luciani. Prendeva così finalmente vita anche per papa Giovanni Paolo I un ente dedicato alla tutela e allo studio della sua opera.

La Fondazione – che nelle sue finalità ha infatti il peculiare compito di custodire il patrimonio documentale di Giovanni Paolo I e favorire a livello internazionale la ricerca, gli studi, l’approfondimento e la divulgazione della sua opera e del suo pensiero promuovendo convegni, istituendo borse di studio e curando l’attività editoriale – fin dalla sua costituzione ha lavorato alacremente per consolidare la sua struttura e predisporre attività che contribuiscano alla ripresa del lascito teologico e culturale di Luciani.

I lavori sono iniziati lo scorso 22 maggio con una prima riunione del Consiglio di amministrazione presso la Segreteria di Stato Vaticana nella quale sono state definite le mansioni, delineato il Comitato scientifico e indicate le attività e i progetti da realizzare e avviare secondo gli scopi prefissati.

Nel corso di questo primo anno sono stati compiuti passi importanti. Nonostante le avverse contingenze legate alla pandemia, il Consiglio di amministrazione ha potuto riunirsi altre tre volte presso la Sala dei Trattati del Palazzo apostolico vaticano: il 3 luglio e il 26 settembre 2020 e il 27 febbraio 2021, mentre il Comitato scientifico si è riunito per la prima volta il 25 settembre 2020 gettando le basi per poter perseguire le sue finalità.


Sono stati acquisiti tutti i filmati del Papa
che “regnò” 33 giorni, conservati dalla Rai

Tra i primi atti compiuti è stato stipulato un Accordo quadro con il Dicastero vaticano per la comunicazione in merito ai diritti editoriali per l’utilizzo degli scritti, delle registrazioni sonore e del materiale fotografico relativo a Giovanni Paolo I. Considerato inoltre che il Vaticano non dispone del materiale filmato inerente al suo pontificato, dato che nel 1978 non era ancora stato istituito il Ctv, la Fondazione ha richiesto l’acquisizione per finalità non commerciali dei filmati conservati presso le Teche Rai. Il 22 aprile scorso, copia di questo materiale è stata ufficialmente donata al presidente cardinale Pietro Parolin a nome della Rai da Massimo Milone, direttore di Rai Vaticano. Con la Libreria Editrice Vaticana abbiamo invece iniziato una collana ad hoc dedicata a Giovanni Paolo I.

La collezione dei volumi si è aperta con la riedizione della monumentale Biografia ex documentis da me curata insieme a Davide Fiocco e Mauro Velati e la riedizione del volume del 2017 Cronaca di una morte che con metodo storico-critico, sulla base della documentazione processuale acquisita, restituisce alla verità storica le circostanze della morte di Giovanni Paolo I. Di quest’ultimo volume sono state effettuate con la Libreria Editrice Vaticana anche le traduzioni in lingua inglese e spagnola di prossima pubblicazione.

La collana proseguirà con l’opera, attualmente in fieri, riguardante l’edizione critica degli insegnamenti di Giovanni Paolo I, con la sinossi completa degli interventi scritti e pronunciati da Pontefice e comprendente le trascrizioni dell’agenda autografa e del block notes personale di papa Luciani durante i 34 giorni di pontificato. A questa pubblicazione seguirà l’edizione critica del testo di Illustrissimi. Nel corso di questi mesi, con il particolare interessamento di Lina Petri, nipote di papa Luciani, si è inoltre lavorato per la realizzazione del sito web della Fondazione in italiano e in inglese, che è ora online.

Dal primo dicembre abbiamo una sede in via della Conciliazione, che agli inizi di questo nuovo anno è diventata operativa. Presso la sede è stato collocato l’Archivio privato di Albino Luciani costituito dall’insieme delle carte che comprende gli scritti autografi, i quaderni, le agende, le lezioni, la corrispondenza, il materiale a stampa e abbraccia un ampio arco di tempo.




Iniziato l’inventario delle carte private che vanno dal 1929
al giorno della morte, il 28 settembre 1978,
e che comprendono 66 agende autografe

Sono le carte di una vita: dal 1929 al 28 settembre del suo pontificato. Carte della cui esistenza si venne a conoscenza solo agli inizi del Duemila e della cui prima ricognizione fui incaricata nel 2007 dall’Inquisitio diocesana suppletiva, disposta dal vescovo di Belluno-Feltre nell’ambito della causa di canonizzazione del Papa di origini venete. Il corpus delle carte – che già lo scorso primo dicembre abbiamo provveduto a riportare presso la Santa Sede dall’Archivio storico del Patriarcato di Venezia, dove era stato trasferito nell’ottobre 1978 subito dopo la morte di Giovanni Paolo I – è composto da 64 faldoni.

Dato il suo rilievo, l’attenzione prioritaria si è quindi focalizzata sull’Archivio privato di Albino Luciani, che costituisce il “patrimonio” della Fondazione ed è di fondamentale importanza per la realizzazione del progetto dell’opera omnia.

Lo scorso primo marzo, sotto la guida del prefetto dell’Archivio apostolico vaticano, monsignor Sergio Pagano, è iniziato il lavoro di inventariazione e, contemporaneamente, con la collaborazione della Biblioteca apostolica vaticana, il lavoro di digitalizzazione del Fondo, partendo dalla serie delle 66 agende autografe (dal 1960 al 1978), tra le quali l’agenda e il taccuino del periodo del pontificato. Al termine dei lavori, copia digitalizzata verrà data in custodia anche all’Archivio storico del patriarcato di Venezia.

Per l’inventariazione del Fondo, per la quale è previsto un tempo di sei mesi, è stata assegnata una borsa di studio deliberata dal Consiglio di amministrazione del 27 febbraio 2021, che ha approvato l’istituzione di altre borse di studio tra cui due per tesi su Giovanni Paolo I presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Treviso.

Considerato inoltre che all’Archivio privato si univa, originariamente, come parte integrante di esso, una fornita biblioteca, nei progetti già approvati dalla Fondazione si inserisce anche la ricostituzione della biblioteca personale di Albino Luciani da istituire a Venezia presso la biblioteca diocesana del seminario patriarcale.

Nel contesto dei progetti avviati di prossima realizzazione è in programma la preparazione di un convegno sul magistero di Giovanni Paolo I con i lavori del Comitato scientifico, previsto per la primavera del 2022.

Stefania Falasca è Vicepresidente della Fondazione Giovanni Paolo I

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