
Carlo Acutis - FOTOGRAMMA
Dall’Italia e dal mondo sono attesi a Roma 80mila adolescenti che parteciperanno al loro Giubileo dal 25 al 27 aprile.
Resta infatti invariato il programma originale, nonostante la perdita che ha lasciato tutti sgomenti. Mentre l’atteso rito della canonizzazione del beato Carlo Acutis, il 27 aprile, un “amico speciale” per moltissimi ragazzi oltre che il primo santo millennial, è sospesa, come ha comunicato la Sala stampa vaticana.
Confermati dunque il momento di preghiera della Via Lucis (25 aprile) presso la scalinata della chiesa dei SS. Pietro e Paolo all’Eur, le piazze dei “Dialoghi con la città” (sabato 26 aprile), il pellegrinaggio alla Porta Santa e la Messa in Piazza San Pietro (27 aprile). Per il momento di lutto è annullata la festa musicale che avrebbe dovuto tenersi al Circo Massimo il 26 aprile.
Per questo Giubileo degli adolescenti c’è stata una grande attesa e una risposta bella e significativa dalle diocesi, mentre la macchina organizzativa ha girato a pieno ritmo. Il Dicastero per la nuova evangelizzazione ha assegnato gli alloggi ai gruppi che ne hanno fatto richiesta. Parrocchie e oratori di Roma hanno aperto le porte e il cuore a questi giovanissimi pellegrini per farli sentire come a casa loro.
Dal punto di vista della logistica, è già scaricabile l’App che permette di visualizzare la rete dei punti di ristorazione dove è possibile usare i buoni pasto.
Per i referenti delle diocesi italiane, dal 25 al 27, sarà a disposizione invece un Infopoint del Servizio nazionale di pastorale giovanile presso la sede dell’università Lumsa di via di Porta Castello, a pochi passi da via della Conciliazione, che offrirà informazioni e supporto. Si potranno ritirare qui i kit pensati appositamente per i ragazzi. Come è tradizione, infatti, a caratterizzarli saranno alcuni elementi iconici: uno lo zaino blu, in materiale ottenuto attraverso processi di recupero e riciclo, il tricolore, le spille e gli stickers.
C’è chi affronterà diverse ore di pullman, chi arriverà in treno, chi attraverserà il mare con la nave e chi utilizzerà l’aereo. Tutti potranno ricevere il sacramento della Riconciliazione nelle chiese giubilari, sia venerdì che sabato.
Diverse strade, un’unica meta: attraversare la Porta Santa. Nessuno di questi ragazzi però si sarebbe mai aspettato di dare l’ultimo saluto a Francesco, il Papa che subito dopo la pandemia li aveva voluti “abbracciare” in Piazza San Pietro.