Morto il vescovo Belotti, pastore dei migranti
Già vescovo ausiliare di Bergamo, era stato direttore generale della Fondazione Migrantes e presidente della Commissione episcopale Cei per le migrazioni. Aveva 87 anni. Lunedì i funerali.

A fianco degli italiani in Svizzera
Dopo le scuole elementari entra nel Seminario diocesano, poi nella Comunità missionaria del Paradiso, fondata a Bergamo nel 1949 dal vescovo Adriano Bernareggi e da don Fortunato Benzoni per aiutare le diocesi con scarsità di clero e per essere presenti fra gli emigranti. È ordinato sacerdote il 12 giugno 1954 dal vescovo Giuseppe Piazzi. Viene destinato nella diocesi di Comacchio e poi parroco a Goro di Ferrara, sul delta del Po. Nel 1966 passa in Svizzera come cappellano fra gli emigranti e poi direttore dei missionari per gli emigranti italiani. Nel 1981 torna a Bergamo come superiore della Comunità missionaria del Paradiso. Dal 1987 al 1996 è a Roma come direttore generale della Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana. Nel 1996 viene scelto come vicario generale dal vescovo Roberto Amadei. Il 15 maggio 1999 è nominato vescovo ausiliare e riceve la consacrazione episcopale il 29 giugno successivo in Cattedrale. Dal 2002 al 2008 è presidente della Commissione episcopale Cei per le migrazioni e nel 2005 anche membro del Pontificio Consiglio della pastorale dei migranti e gli itineranti. Il 22 gennaio 2009, le dimissioni da vescovo ausiliare per raggiunti limiti di età. Il vescovo Beschi lo conferma vicario generale fino al 16 ttobre 2009.
Il cordoglio di Beschi
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