I volontari italiani hanno aperto il Giubileo dei giovani
di Matteo Liut
Prima il passaggio della Porta Santa, poi la Messa in San Pietro: i volontari del Servizio nazionale per la pastorale giovanile danno il via alla settimana. Don Pincerato: non c'è una Chiesa p

Erano in 100, ma hanno idealmente portato nel loro cammino attraverso la Porta Santa in San Pietro le attese e le speranze di tutti i giovani del mondo. Ieri mattina i volontari coordinati dal Servizio nazionale per la pastorale giovanile, hanno di fatto compiuto il primo gesto del Giubileo dei giovani, che da oggi fino a domenica prossima vedrà convergere a Roma un milione di pellegrini delle nuove generazioni da tutto il mondo.
I volontari italiani, che animeranno l’info point allestito presso la Lumsa in via delle Fosse di Castello 13, a pochi passi da piazza San Pietro, ieri si sono trovati per vivere i gesti giubilari sotto la guida di don Riccardo Pincerato, responsabile del Servizio nazionale.
Prima il passaggio della Porta Santa con il percorso lungo via della Conciliazione e poi la Messa assieme a don Pincerato: «Non abbiate paura delle vostre emozioni, delle fragilità, della storia che portate – ha detto ai volontari il sacerdote, secondo quanto riportato dall’agenzia Sir –. Non esiste la famiglia perfetta, la Chiesa perfetta, la vita perfetta. Ma possiamo custodirla, viverla, amarla. A qualunque età, non perdiamone nemmeno un pezzo». E proprio il senso della custodia, ha ricordato Pincerato, deve animare il servizio dei volontari nell’accoglienza dei giovani pellegrini che arriveranno a Roma per il Giubileo. «Siamo chiamati a essere custodi della vita. Custodiamo la nostra vita e, durante questo Giubileo, siamo chiamati anche a custodire la vita delle persone che incontreremo», ha detto il sacerdote.
Un paio di ore più tardi, poi, è il Papa di fatto ad aprire la settimana del Giubileo dedicato alle nuove generazioni, con un saluto ai giovani che sono già arrivati a Roma: «Saluto con particolare affetto i giovani di diversi Paesi, convenuti a Roma per il Giubileo dei giovani – ha detto Leone XIV –. Auspico che esso sia per ciascuno un’occasione per incontrare Cristo ed essere da Lui rinsaldati nella fede e nell’impegno di seguirlo con coerenza».
Il Giubileo dei giovani è di fatto iniziato e avrà come “preludio” anche il Giubileo dei missionari digitali e degli influencer cattolici, che vedrà riuniti a Roma gli “apostoli digitali” oggi e domani. Proprio in questa seconda giornata a loro si unirà anche Leone XIV.
Pur non essendo una Giornata mondiale della gioventù (Gmg), di fatto poi il Giubileo avrà una struttura molto simile a quella di una Gmg, con la Messa di apertura domani, incontri catechesi tra mercoledì e giovedì, un momento di festa e preghiera dedicato agli italiani in piazza San Pietro giovedì sera, la giornata penitenziale venerdì e, per finire, la Veglia sabato sera e la Messa domenica mattina a Tor Vergata. Il tutto, però, arricchito dai gesti tipici di un Giubileo con il gesto significativo del passaggio della Porta Santa.
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