Addio all’ex nunzio Alberto Bottari de Castello
È mancato ieri all'età di 83 ani l'arcivescovo originario di Montebelluna. Era stato nunzio apostolico in Gambia, Guinea, Liberia, Sierra Leone, Giappone e Ungheria

«Il Vaticano ha relazioni diplomatiche con 190 Paesi nel mondo e il bene che sta facendo è grande, io sono testimone e quindi dico è una ricchezza. Io ringrazio il Signore di questa vita che ho potuto fare». Così diceva della sua missione di diplomatico della Santa Sede l'arcivescovo Alberto Bottari de Castello, che si è spento ieri all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Era stato per molti anni nunzio apostolico in Gambia, Guinea, Liberia e Sierra Leone, e poi Giappone e Ungheria. Aveva 83 anni.
«Ho vissuto in tanti Paesi, dove ho visto la medesima condizione di povertà della gente e quando tornavo a casa, qui in provincia di Treviso – raccontava – mi chiedevo: quanti sprechi ci sono qua in Italia, non c’è bisogno di tutto questo, e provavo un po’ fastidio. Ho imparato nella mia vita che tante cose non sono necessarie. E di conseguenza si è avuto modo di riscoprire i valori, il rispetto degli altri, il vivere in famiglia, fare dei sacrifici pensando appunto agli altri».
«Ringraziamo il Signore per la sua vita e il suo ministero», ha detto il vescovo di Treviso Michele Tomasi, annunciando «con dolore» la morte di Bottari de Castello. Il funerale, presieduto dallo stesso Tomasi, si terrà giovedì 17 luglio nel duomo di Montebelluna (Treviso), alle 10.30. «Mentre ringraziamo il Signore per la vita e per il ministero di questo nostro confratello, a servizio della Santa Sede, ma anche come missionario fidei donum, lo vogliamo affidare alla Sua misericordia, ricordandolo nella preghiera».
Alberto Bottari era nato a Montebelluna il 5 luglio 1942. Entrato nel seminario vescovile di Treviso, ha ricevuto l’ordinazione presbiterale l’11 settembre 1966 dal vescovo Antonio Mistrorigo. Per tre anni è stato vicario parrocchiale. Fu poi inviato a proseguire gli studi alla Pontificia accademia ecclesiastica a Roma, che prepara al cammino diplomatico, e conseguì il dottorato in Diritto canonico nel 1973. Lo stesso anno entrò nel servizio diplomatico della Santa Sede. Ha prestato servizio nelle rappresentanze pontificie in Ecuador dal 1973 al 1978, Siria dal 1979 al 1982, Zaire dal 1982 al 1983 e Stati Uniti d’America dal 1983 al 1987. Nel 1976 è stato nominato cappellano di Sua Santità. Nel 1987 ha lasciato il servizio diplomatico per diventare missionario: dodici anni come “fidei donum” in Camerun, dove è stato anche rettore del seminario minore “Giovanni XXIII”.
Il 18 dicembre 1999 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato arcivescovo titolare di Foraziana e Nunzio Apostolico in Gambia, Guinea, Liberia e Sierra Leone. Ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 6 gennaio successivo nella basilica di San Pietro in Vaticano dallo stesso Pontefice, co-consacranti gli arcivescovi Giovanni Battista Re, sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato, e il trevigiano Marcello Zago, segretario della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli.
Il 1º aprile 2005 papa Benedetto XVI lo ha nominato nunzio apostolico in Giappone, eleggendolo, l’8 dicembre 2007, arcivescovo titolare di Oderzo. Il 6 giugno 2011 papa Benedetto XVI lo ha nominato nunzio apostolico in Ungheria. Nel dicembre 2017 papa Francesco ha accettato la sua rinuncia all’incarico per raggiunti limiti di età. Tornato in diocesi di Treviso, ha vissuto a Montebelluna e, negli ultimi mesi, nella Casa del clero di Treviso.
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