Protesta contro la speculazione immobiliare degli studentati privati

Il collettivo Robin Hood in azione in quattro città: Milano, Roma Bologna e Reggio Emilia. "La casa e lo studio sono un diritto"
April 10, 2025
Protesta contro la speculazione immobiliare degli studentati privati
Ansa | La protesta del collettivo Robin Hood contro gli affitti brevi
Vernice rossa, la scritta “ladri”, manifesti per il diritto alla casa e allo studio. E il cappello di Robin Hood come firma. Dopo i B&B e le panchine anti clochard, nuovo blitz della banda Robin Hood, collettivo di attivisti che negli ultimi mesi ha realizzato azioni dimostrative contro la speculazione immobiliare, sono finiti nel mirino gli studentati privati. Azioni di protesta in quattro città italiane Milano, Roma, Bologna e Reggio Emilia. "Saboteremo i vostri studentati, la speculazione e il decoro. La casa e lo studio sono diritti, non galline dalle uova d'oro! Per colpire di nuovo la speculazione immobiliare, che per rivendicare il diritto a una casa dignitosa abbiamo deciso di sabotare e boicottare” è il messaggio lanciato dagli attivisti.
A Milano studentati di lusso con piscina e palestre. Nel capoluogo lombardo – simbolo di una delle emergenze abitative più sentite d’Italia – sono comparsi manifesti e scritte che denunciano l’aumento dei costi per gli alloggi studenteschi. Gli attivisti accusano le residenze universitarie private di contribuire alla crescita degli affitti e alla compressione del mercato immobiliare locale. Nel mirino società come Camplus e The Social Lab che realizzano strutture di lusso per i fuori sede. “Piscine, coworking e palestre a prezzi inaccessibili: la casa non è un lusso, è un diritto”. Il collettivo ha assicurato che non si fermerà: queste azioni rientrano in una campagna più ampia contro l’emergenza abitativa nelle città universitarie causata dalle strutture private che contribuiscono all’aumento esorbitante dei costi. “Se la speculazione continuerà, la saboteremo ancora. Dalle isole alle Alpi”.
La protesta contro i locker. Nei mesi scorsi erano stati presi di mira i locker, le cassettine dove ci sono le chiavi degli alloggi destinati agli affitti brevi per ceck-in a distanza, simbolo di una turistificazione sfrenata e di una speculazione sugli affitti brevi ormai professionalizzata, a scapito di chi ha bisogno di un luogo sicuro e accessibile dove vivere.
L'indignazione per le panchine anti-clochard. Meno di un mese fa la banda dei Robin Hood aveva colpito le panchine anti-clochard installate al piazzale di Roma Termini ricordando che nel 2024 sono state circa 400 le persone senza fissa dimora morte per il freddo in tutto il Paese. " Poche settimane fa sono spuntati i divisori metallici sulle 19 panchine di Piazzale dei Cinquecento, a Roma. Le chiamano panchine anti clochard, perché impediscono a chi ha la sfortuna di vivere in strada di poterci dormire comodamente" ha sottolineato il collettivo esprimendo solidarietà ai più bisognosi.

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